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giova
Nuovo Arrivato
Prov.: Como
Città: cagno
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Inserito il - 24 dicembre 2015 : 22:26:15
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Presepe palestinese 2015.
Il sito: la periferia di un qualunque piccolo villaggio sito in un qualunque punto nella valle del Giordano, in Galilea che in tempi antichi era uno dei luoghi più fertili del medio oriente. (colline, sorgenti, pianure, monti, torrenti, perfino un lago incantevole facevano della Galilea una regione singolare, di bellezza unica tra le terre di Israele). Ecco spiegato il motivo della rigogliosità dell’ambiente presente in questo manufatto. Prima di fare un presepe penso ad uno specifico obiettivo che voglio trasmettere con il manufatto e che esplicito nella presentazione. Questo obiettivo riguarda qualcosa che avviene comunemente nel nostro mondo moderno e che sia tale da essere rappresentabile nel presepe. Il “focus” cioè l’obiettivo di questo anno è quello di evidenziare il vero amore di una coppia anche e soprattutto nel momento del bisogno. Il Bambino è sul punto di nascere e per la coppia ma, soprattutto per Giuseppe, questo è un momento tragico.
Il vero amore Tra poco Nazareth si addormenta sotto la luna, la cena è pronta. Cena di povera gente: l’acqua della fonte, il pane di giornata ……e poi c’è Maria che ti aspetta, o Giuseppe. Quando entri da lei, sfiorala con un bacio, falle una carezza e dille che le vuoi bene, da morire. Quanto sopra potrebbe ritrarre una scena verosimile della vita quotidiana della Santa Famiglia. L’unione di amore di Giuseppe e di Maria è l’immagine di quella unione perfetta che Dio aveva progettato da tutta l’eternità per realizzarla quando i tempi sarebbero stati compiuti: l’unione di suo Figlio con l’umanità e che è stata inaugurata nel seno della Vergine, dove il Verbo si unì alla nostra debole carne umana. Come si sono conosciuti Maria e Giuseppe? In un piccolo borgo come era Nazaret ci si conosceva un po’ tutti e fra Giuseppe e Maria nasce l’amore umano, il più grande amore umano che sia mai sbocciato su questa terra. Giuseppe e Maria si amano dell’amore più perfetto che si possa immaginare vivendo nella loro unione tutta la gamma dei sentimenti che compongono l’amore dell’uomo per la donna e della donna per l’uomo. Giuseppe e Maria hanno un posto particolare nel pensiero e nell’opera di Dio. Essi accolgono il suo progetto: quello di essere genitori terreni del Figlio di Dio! La verginità di Maria sta a significare che la salvezza del mondo è dovuta all’iniziativa solo di Dio e che è opera sua. Deve però essere compresa bene: se essenzialmente è rinuncia all’unione carnale per la trasmissione della vita non è necessariamente rinuncia all’amore di un uomo. Il suo matrimonio con Giuseppe è un vero matrimonio, vero amore.
Il momento del bisogno Maria è su un asinello bigio. Tutta avvolta nel pesante mantello. Giuseppe cammina a lato tenendo la briglia. “Sei stanca?” chiede ogni tanto. Maria lo guarda sorridendo e dice: “No”. Alla terza volta aggiunge: “Tu piuttosto, che devi camminare, sarai stanco”. “Oh! io! Per me è niente. Penso che, se avessi trovato un altro asino, potevi essere più comoda e fare più presto. Ma non l'ho proprio trovato”. Tacciono. La Vergine, quando non parla, pare raccogliersi in una intima preghiera. Sorride di un sorriso mite ad un suo pensiero e, se guarda la folla, pare non la veda per quello che è: un uomo, una donna, un vecchio, un pastore, un ricco o un povero. Ma per quello che Lei solo vede. “Hai freddo?” chiede Giuseppe, perché il vento si alza. “No. Grazie”. Ma Giuseppe non si fida. Le tocca i piedi, penzolanti sul fianco dell’asinello, i piedi calzati nei sandali e che appena si vedono spuntare dalla lunga veste e deve sentirli freddi, perché scuote il capo e si leva una coperta che ha a tracolla e avvolge le gambe di Maria e gliela stende anche sul grembo, di modo che le mani stiano ben calde sotto di essa. Incontrano un pastore, che taglia la via col suo gregge passando dal pascolo di destra a quello di sinistra. Giuseppe si curva a dirgli qualcosa. Il pastore annuisce. Giuseppe prende l’asinello e lo trascina dietro al gregge nel pascolo. Il pastore toglie una rozza scodella da una bisaccia e munge una grassa pecora dalle gonfie mammelle e porge la scodella a Giuseppe, che la offre a Maria. “Dio vi benedica entrambi” dice Maria. “Tu per il tuo amore, e tu per la tua bontà. Pregherò per te”. “Un lungo viaggio per la donna in quello stato. E' tua moglie?”. “E' mia moglie”. “Avete dove andare?”. “No”. “Brutta cosa! Ebbene... io ti insegno... per Lei (e accenna a Maria). Vi è una piazza, vi si va da questa via, non potete sbagliare. Vi è un pozzo ed una casa grande e bassa con un gran portone. Forse potete trovare un posto... e del fieno per dormire e per l'asino. E che Dio vi accompagni” Riprendono la strada. “Maria. Ora riposerai. Mi sembri stanca tanto...”. “No. Pensavo... penso...”. Maria afferra la mano di Giuseppe e gli dice con un sorriso beato: “Penso proprio che il tempo sia giunto”. “Dio di misericordia! Come facciamo?”. “Non temere, Giuseppe. Abbi costanza. Vedi come sono calma io?”. “Ma soffri molto”. “Oh! no. Sono piena di gioia. Una gioia tale, così forte, così bella, così incontenibile, che il mio cuore batte forte forte e mi dice: "Egli nasce! Egli nasce!" Lo dice ad ogni battito. E' il mio Bambino che bussa al mio cuore e dice: "Mamma, sono qui che vengo a darti il bacio di Dio". Oh! che gioia, Giuseppe mio!”. Ma Giuseppe non è nella gioia. Pensa all'urgenza di trovare un ricovero e affretta il passo. Bussa a una porta. “Per favore, per favore c’è un posto dove stare? Mia moglie ha le doglie, c’è un posto per noi?” “NOOOOO!!!” “Aprite per favore” “VATTENE!!!!!!” Maria dall’asinello guarda al cielo :”Ti prego o Signore. Signore non avrai cura di noi?” Poi grida “GIUSEPPEEEEE !!! GIUSEPPEEEE !!!!” Maria soffre. Giuseppe la prende in braccio. Improvvisamente appare sulla porta una figura maestosa: a Giuseppe sembra un Grande Vecchio forse anche con una barba bianca. “Ti supplico” dice Giuseppe “Non voglio entrare in casa tua. Mi basta un posto qualunque”. La figura maestosa alza un braccio e con la mano indica il ricovero delle pecore:
“NON POSSO DARTI ALTRO !!!!!!”
Le statuine di Giuseppe, Maria (che può essere messa in varie posizioni sulle braccia di Giuseppe essendo da esso svincolata) e del personaggio che indica il luogo dove andare sono state realizzate dall’amico Paolo Stoppa (al link http://www.gfmnet.it/gfm/paolostoppa/ si può vedere il particolare stile dell'artista – altre opere sono al link http://www.sitohd.com/giovapresepi/ [cliccando sulla natività si entra nella galleria che può essere vista cliccando sulla figura “Paolo Stoppa”]. La spiegazione del perché tutte le sue opere siano senza volto è data dall’artista stesso: “Ed è per questo motivo che essendo figure universali non possono essere identificate con volti riconoscibili. Nelle mie opere, siano esse quadri o statue, io cerco di rappresentare un umanità universale e senza una precisa collocazione temporale ma che possa suscitare una emozione di chi lo guarda. Io cerco di ricreare l'atmosfera dei soggetti attraverso le forme, i colori e gli atteggiamenti dei soggetti rappresentati”.
Altre precisazioni: Per la costruzione del presepe ho utilizzato esclusivamente materiale reperito in natura: i muri dell’edificio sono di sasso frantumato e ciascuno opportunamente sagomato per renderlo sovrapponibile l’uno all’altro e cementato sul retro (provenienza dalle cave di sasso color giallo rosato arancione (in pratica il colore che si nota nelle “fughe”) di Cuasso al Monte (VA) e ciascuno debitamente colorato in grigio nella parte anteriore non essendo compatibile il colore originario con la natura circostante, tutte le parti in legno da legname proveniente dal pianale di vecchi carri ferroviari arrugginiti usati per il trasporto di materiale bellico e/o altro durante la 1° guerra mondiale, gli alberi da rami di rovi secchi e come fogliame ho usato le foglie di piracanta trattate con acqua e glicerina, lo “strame” del ricovero degli ovini da fieno ammuffito impastato, per alcuni punti, con terra scura,quasi nerastra, presa nei residui di vecchie letamaie ormai abbandonate, le feci degli ovini fatte con le bacche, appena spuntate, di sambuco, essiccate e colorate di nero ……. ecc. Le statuine sono di 12 cm. Nota: non ho assolutamente utilizzato piante grasse (agavi, fichi d’india, cactus, ecc.) in quanto tutte le cactacee sono di origine americana e ritengo che un presepe palestinese non possa convivere con tali piante.
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codman
Membro Master
    

Prov.: Catanzaro
Città: Sant'Andrea Jonio
1248 Messaggi |
Inserito il - 25 dicembre 2015 : 13:41:31
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Il presepe è molto bello e particolareggiato, si vede l'impegno e l'attenta ricerca, anche nei materiali... L'unica cosa che non mi convince molto è l'assenza di "malta" tra le pietre delle case. Per la larghezza della fuga mi sarei aspettato un po' di terriccio, ecco... Resta comunque un bellissimo lavoro! Buon Natale e buone feste |
Il presepe è sempre intorno a noi... basta trovare gli occhi per vederlo. |
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Dialmapepp
Membro Master
    

Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Santeramo
454 Messaggi |
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Cap. Harlock
Membro Master
    

Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: Istrana
2549 Messaggi |
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giova
Nuovo Arrivato
Prov.: Como
Città: cagno
21 Messaggi |
Inserito il - 22 gennaio 2016 : 17:44:43
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Citazione: Dialmapepp Molto particolare come presepe, belle anche le statue, realizzate con che materiale?
Non so se hai letto l'introduzione con un riguardo particolare all'obiettivo che mi sono posto nella realizzazione di questo ed anche dei precedenti presepi (stesso titolo - varia solo l'anno) che ho presentato in questo forum e che,secondo me, è la parte più importante del tutto.
L'amico pittore e scultore Paolo Stoppa ha realizzato le statuine secondo il suo particolare e caratteristico stile che è evidentemente piaciuto anche a te (puoi vedere alcune delle sue innumerevoli opere nonché le varie gallerie che le hanno ospitate ai link indicati nella presentazione). Le statuine delle figure principali di tutti i miei, o meglio nostri, presepi sono in terracotta e sono state fatte unicamente in funzione del "focus" relativo al singolo presepe. Le medesime foto presenti in questo forum più altre, prese da varie angolazioni e con diversità di luce e/o filtri (non fatte da me ma da un amico che si interessa di fotografia), sono presenti e condivise pubblicamente su Google+ con dimensioni maggiori (questa è stata la richiesta pervenuta a Stoppa da parte di moltissimi scultori) per poter analizzare, anche da un punto critico, i vari particolari più in dettaglio. Mi sono scordato di porre (sempre su Google+) le foto dei singoli soggetti (Giuseppe e Maria) staccati l'uno dall'altro: mi riprometto di aggiungere tali foto appena potrò disporre nuovamente del presepe attualmente esposto ad una mostra che si sta protraendo più del previsto.
Per quanto riguarda la frase "molto particolare come presepe" posso solamente dire che ho voluto un presepe "storico" (non per nulla l'ho chiamato palestinese) ovvero mettendovi solo elementi consoni a quanto esisteva 2000 anni fa in tale luogo (esiste pochissima documentazione e riferimenti scientificamente dimostrati in merito). Un'altra particolarità è quella di aver usato solo ed unicamente materiale reperito in natura (veri sassi per le murature della costruzione, vero legno ultracentenario [rovinato dall'uso e successivamente modellato dalle intemperie e dal clima, essendo rimasto all'aperto per tutto questo tempo] per le porte e per i recinti, vere foglie per le piante incollate su rami secchi di cespugli spinosi, ecc.). Spero con questa mia di aver esaudito i tuoi "desiderata". Per eventuali altri maggiori delucidazioni, che possono essere di interesse non solo tuo ma magari di altri lettori, sono a disposizione sia privatamente che sul forum. Un cordiale saluto. |
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Dialmapepp
Membro Master
    

Regione: Puglia
Prov.: Bari
Città: Santeramo
454 Messaggi |
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Lupo Grigio
Nuovo Arrivato
Regione: Trentino - Alto Adige
Prov.: Bolzano
Città: Vipiteno
3 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2016 : 18:58:41
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Visitando, come faccio tutti gli anni, i vari siti di presepi al fine di trovare nuove idee per il presepe di quest'anno da allestire in una piccola chiesa del mio paese mi sono imbattuto in questo presepe e, incuriosito dal numero di contatti ricevuti, ho deciso di aprirlo. Sono stato colpito da quanto scritto nella "prefazione" ovvero dal nuovo metodo applicato da Giova: decidere un "targhet" e svilupparlo nell'avvenimento della Notte Santa.
Un "targhet" veramente supremo. Realizzazione eseguita con estrema maestria (secondo il mio modesto parere e in qualità di autore di parecchi presepi allestiti sempre come sopra indicato) per i motivi che indico di seguito: 1. l'introduzione con il parlare proprio delle persone di bassissima cultura 2. sebbene la scenografia sia molto diversa da quella descritta nei Sacri Testi è però molto suggestiva ed attinente a quanto descritto nell'introduzione stessa 3. il gruppo dei personaggi è veramente superbo nelle fattezze e concordo con il pensiero dell'artista Paolo Stoppa che le ha realizzate (ho visitato i siti citati da Giova inerenti le opere dell'artista) 4. le "opere murarie" realizzate con estrema cura in tutti i particolari (non si notano molto bene con le foto a bassa risoluzione presenti sopra ma si notano molto bene nelle foto ad alta risoluzione inserite da Giova sul sito di GooglePlus) 5. molto azzeccati i colori degli abiti dei personaggi con quelli dei tempi 6. stupende le piante fatte con foglie di piracanta trattate con acqua e glicerina 7. materiale ligneo utilizzato veramente splendido (ritengo sia larice: molto resistente alle intemperie tanto da essere utilizzato come tegole per i tetti delle nostre vecchie baite- ritengo che quello utilizzato da Giova abbia ben oltre i cento anni citati) 8. rispetto dei parametri di un "sito palestinese" ai tempi di Cristo
Secondo il mio parere una sola pecca: il pozzo (inteso come la costruzione cilindrica con un collare sovrastante) non mi sembra ripettare i parametri citati nel punto 8. Sarei curioso di sapere da Giova qualcosa in merito.
Comunque a Giova e a Stoppa: COMPLIMENTI per la stupenda realizzazione !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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fabiowarrior1
Membro Master
    

Prov.: Taranto
Città: Statte
7763 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2016 : 21:41:44
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Citazione: Messaggio inserito da Cap. Harlock
Molto tenera la scena di Giuseppe con Maria in braccio... bravo
la penso come fabio e poi la descrizione è fatta bene
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COME REALIZZARE PRESEPI E DIORAMI www.dioramapresepe.com/
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giova
Nuovo Arrivato
Prov.: Como
Città: cagno
21 Messaggi |
Inserito il - 18 novembre 2016 : 11:29:58
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Rispondo alla richiesta fattami da Lupo Grigio in merito al pozzo. Ho atteso parecchio tempo per la risposta in quanto mi sono ripetuto nella ricerca da me già effettuata a suo tempo e che riporto più sotto. Purtroppo non sono riuscito a trovare nulla su come quelle popolazioni costruissero l’esterno dei pozzi ai tempi di Cristo o anche in tempi antecedenti. Nemmeno gli archeologi che si sono occupati della ricerca di reperti legati direttamente o indirettamente alla Bibbia al fine della ricostruzione delle civiltà, dei luoghi, dell'ambiente storico e dei costumi del Medio Oriente, riconducibili alla storia d'Israele, ne danno notizia e neppure ne fanno accenno. Si trova, solamente nella Bibbia, che l’incontro al pozzo è un classico, una scena tipo che diventa occasione di un fidanzamento. Scorrendo la storia dei patriarchi più volte si legge il racconto di uomini giunti anche da terre straniere che, presso un pozzo, incontrano una ragazza per poi prenderla in moglie. Genesi 24,10-28 racconta la scelta della moglie di Isacco, il figlio della promessa: “Il servo di Abramo si mise in viaggio e andò nel paese dei due fiumi, alla città di Nacor per scegliere una moglie per Isacco. Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso un pozzo d’acqua, nell’ora della sera, quando le donne escono ad attingere………..” Genesi 29,2 e seguenti racconta di Giacobbe che sceglie Rachele: “Giacobbe si mise in viaggio e arrivò nel paese di Labano, fratello di Rebecca. Vide nella campagna un pozzo e tre greggi accovacciati vicino perché la pietra sulla bocca del pozzo era grande. Quando tutti i greggi si erano radunati là, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano il bestiame. …. Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Labano, fratello di sua madre, si fece avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Labano..” Esodo 2,11-15 “In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò …….. Il faraone ………. cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo”.Il proseguio (Esodo 2,15-21) raccontata che anche Mosè visse una simile esperienza al pozzo di Madian : “Le sette figlie del sacerdote vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame. Tornate dal loro padre Reuel … dissero: “Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori, ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge”. … Mosè accettò di abitare con quell’uomo che gli diede in moglie la propria figlia Zippora”. Il pozzo di Giacobbe è un pozzo richiamato sia dalla Bibbia che dal Vangelo. Nella genesi 33,19 si legge che nei pressi della località di Sichem Giacobbe comprò un terreno che donò successivamente al figlio Giuseppe. Dopo l'uscita dall'Egitto, le ossa di Giuseppe furono seppellite in questo terreno (libro di Giosuè 24,32). Garizìm è un monte che si trova ad ovest della città di Sichem. e su di esso i Samaritani costruirono un tempio, nel luogo sul quale, secondo una loro tradizione, avvenne il sacrificio di Abramo. Ai piedi del monte la tradizione situa il pozzo di Giacobbe. Anche di questo pozzo non vi è alcuna notizia da parte degli archeologi. Secondo il Vangelo Gesù, recandosi dalla Giudea alla Galilea, dovette attraversare la Samaria. («Giunse pertanto ad una cittadella Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe Fermatosi accanto al pozzo per riposarsi, Gesù vide giungere una samaritana ad attingervi acqua e le chiese da bere. ....................”
Una domanda che mi faccio in riferimento alla Gen.29,2 e segg.: se la pietra era posizionata sulla bocca del pozzo ed era per di più grande (di conseguenza molto pesante) come poteva essere rotolata e come facevano le donne (il cui compito era quello di attingere acqua) a muovere un simile peso ???????????
Resto anch'io in attesa di una tua (o di qualche altro lettore) risposta in merito ed eventuali suggerimenti (con riscontri, diciamo, scientifici e non di fantasia) per un pozzo adatto ad un presepe palestinese cioè di tipo storico.
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napoletano di Arezzo
Membro Senior
   

Regione: Toscana
Città: Ortignano
224 Messaggi |
Inserito il - 18 novembre 2016 : 13:07:23
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esco dal coro. mi piace l'obiettivo e le finalità ma la realizzazione e le statue non sono decisamente di mio, modesto, gusto. |
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