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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 09:19:55  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Con tutto il cordoglio e il dolore per le vittime di Parigi vorrei aprire una discussione per invitare tutti noi,
che rappresentiamo con passione, amore e tutte le nostre capacità
artistiche , manuali ed inventive, il massimo momento di universalità e accettazione nella storia del mondo ,
a non chiuderci nella paura e sopratutto a non reagire aumentando le differenze e il rifiuto del diverso.
Se esistono dei presidi che vietano il presepe nelle scuole , che tolgono i crocifissi o i quadri rappresentanti il Cristo, è perchè noi non abbiamo saputo spiegare che l'integrazione si ottiene accettando nell'intimo il diverso e non rinnegando le nostre abitudini o radici.
E quindi se oggi ci chiudessimo nella paura e nel rifiuto di chi è diverso da noi rinnegheremmo il simbolo stesso di chi è venuto a dirci che siamo tutti uguali, talmente uguali che la sua nascita ha
annullato la differenza tra Dio e uomo , tra Creatore e creatura.
Chi semina terrore è un inquadrato e plagiato, ma chi commercia e fa profitto con i suoi mandanti vendendogli i pick-up ,le armi in cambio di benzina è uno che probabilmente festeggia il Natale come tutti noi.
Ogni diverso che rifiutiamo è un futuro adepto di qualsiasi organizzazione che gli prometta pane in terra e pace nei cieli.
Non limitiamoci a condannare l'inquisizione il medioevo i Borgia, attiviamoci nel nostro intimo perchè non tornino più tra noi


Vatta Riccardo

Modificato da - Vatta Riccardo in Data 14 novembre 2015 09:22:06

nicoletta
Membro Master

Prov.: Milano
Città: Paderno Dugnano


1012 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 13:02:00  Mostra Profilo Invia a nicoletta un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Riccardo,sono pienamente d'accordo con le tue profonde riflessioni....
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mario60
Membro Senior



Regione: Veneto
Prov.: Treviso
Città: crocetta del montello


284 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 13:05:20  Mostra Profilo Invia a mario60 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
concordo in pieno le tue parole
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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 17:56:00  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie .
Invito tutti a commentare anche chi non è daccordo

Vatta Riccardo
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Dama
Membro Master


Regione: Lombardia
Prov.: Cremona
Città: Annicco


482 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 19:42:39  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Leggermente datato ma sempre attuale!

Il Primo Ministro Australiano: John Howard

Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:

"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese, la nostra terra e il nostro stile di vita e vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora partite.
Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati."

Non è la fuga di cervelli che preoccupa l'italia ma la permanenza degli idioti.
https://www.facebook.com/Presepi-DaMa-665753016932694/?fref=ts
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luposilano
Membro



Regione: Calabria
Prov.: Cosenza
Città: rende


25 Messaggi

Inserito il - 14 novembre 2015 : 19:51:21  Mostra Profilo Invia a luposilano un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Condivido tutto, ma tra quelle popolazioni, regna il fanatismo più totale, a dimostrazione che si fanno una guerra con le pietre per un pezzo di terra da oltre sessant'anni. Purtroppo c'è da preoccuparsi per davvero, visto che qualche esponente politico fuori Nazione non fa esporre il presepe per non offendere le altre religioni,oppure togliere il simbolo del Natale sulle tazze Starbucks.
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fabrix
Membro Master



Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: SPINEA


1240 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 00:15:24  Mostra Profilo Invia a fabrix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
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Leggermente datato ma sempre attuale!

Il Primo Ministro Australiano: John Howard

Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:

"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese, la nostra terra e il nostro stile di vita e vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora partite.
Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati."



Condivido appieno.
Il resto chiacchiere fuorvianti.


http://artetradizionepresepio.it
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fabiowarrior1
Membro Master


Prov.: Taranto
Città: Statte


7763 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 01:21:07  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di fabiowarrior1 Invia a fabiowarrior1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Leggermente datato ma sempre attuale!

Il Primo Ministro Australiano: John Howard

Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:

"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese, la nostra terra e il nostro stile di vita e vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora partite.
Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati."



Condivido appieno.
Il resto chiacchiere fuorvianti.




idem

COME REALIZZARE PRESEPI E DIORAMI
www.dioramapresepe.com/


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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 09:35:00  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono daccordo con il concetto espresso da John Howard
Ma un conto è dire " DEVONO ADATTARSI "
un conto è dire
" la nostra cultura è una cultura di pace e vi accettiamo ma nel ripetto delle nostre regole. "
Esiste anche un'altra domanda implicita .
chi oggi si scandalizza cosa è disposto a fare per difendere il presepe nelle scuole ?
L'anno scorso c'era un post su questo argomento. Come si sono mossi gli animatori di quel post?
Sono riusciti a convincere il preside ?
o la paura delle ritorsioni nei confronti dei figli ha fermato le loro azioni?
Cosa vogliamo fare tutti insieme possiamo lanciare una petizione via WEB? per difendere le nostre tradizioni?

Vatta Riccardo
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Dama
Membro Master


Regione: Lombardia
Prov.: Cremona
Città: Annicco


482 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 19:28:47  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La nostra personale risposta alla sua domanda ("mia e della mia collega") è allestire quest'anno una piccola mostra di presepi nel nostro oratorio, frequentato anche da islamici. Il problema, vede, non
sono gli islamici, almeno secondo noi, ma alcuni nostri
concittadini che proponendosi come falsi "progressisti" ostacolano
la presenza del presepio con non ben chiare motivazioni discriminatorie.
L'Islam non è contro Gesù, al contrario, lo considerano uno dei grandi
profeti e questo è un passaggio significativo non raccolto da molti
benpensanti nostrani.

Daniele
Maria

Non è la fuga di cervelli che preoccupa l'italia ma la permanenza degli idioti.
https://www.facebook.com/Presepi-DaMa-665753016932694/?fref=ts
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Amministratore
Responsabile Forum


Prov.: Roma
Città: Roma


3514 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 20:57:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Le maestre di una scuola elementare vicino a noi portano ogni anno i loro allievi a vedere il nostro presepio e lo fanno anche nella loro scuola.
I bambini di altre religioni, che sono sicuramente più maturi (e direi anche più intelligenti) di molte persone adulte, collaborano anche loro alla realizzazione.




La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perchè.
In ogni caso si finisce sempre a coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
Albert Einstein
E’ meglio stare in silenzio ed apparire stupidi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio.
Albert Einstein
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
Albert Einstein

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MyGianos
Membro Master



Regione: Lombardia
Città: Brescia (originario di Angri - SA)


753 Messaggi

Inserito il - 15 novembre 2015 : 21:34:01  Mostra Profilo Invia a MyGianos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Dama

Leggermente datato ma sempre attuale!

Il Primo Ministro Australiano: John Howard

Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:

"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese, la nostra terra e il nostro stile di vita e vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora partite.
Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati."



Condivido appieno anche perchè non credo nell'integrazione tra i popoli con culture diverse, affinchè ciò possa verificarsi occorre un'intelligenza profonda, una cultura vasta e quindi un'immensa apertura mentale per la quale saremmo disposti ad accettare di perdere, rinunciare o ibridare, tutto in parte la nostra identità sia politica, religiosa che culturale. Io non credo che siamo pronti a fare tutto questo e sopratutto non credo che lo siano gli altri.

L'unico sentimento che provo è quello di un profondo rispetto verso il diverso, che potrà essere libero di professare il suo credo, anche a casa mia, ma che dovrà anch'egli essere rispettoso nei miei confronti e lasciarmi libero di professare la mia religione.

http://culturaepresepe.altervista.org/

Modificato da - MyGianos in data 15 novembre 2015 22:53:55
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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 09:29:57  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ringrazio e condivido sia Dama che Amministratore sopratutto
" ma alcuni nostri concittadini che proponendosi come falsi "progressisti" ostacolano
la presenza del presepio con non ben chiare motivazioni discriminatorie."
Purtroppo in Italia questa mentalità è presente in molte manifestazioni
" I dititti delle minoranze devono sovrastare le esigenze della maggioranza " e sopratutto quei " progressisti " fanno in maniera da escludere a priori vie di compromesso o di chiarimenti.
E' questo l'atteggiamento che poi porta a quell'inizio di razzismo espresso ,secondo me, dalle parole di John Howard, come naturale reazione al
" do più diritti per compensare chissaquale mio complesso di colpa ".
Le parole di MyGianos invece , a mio avviso celano un sottinteso " la nostra cultura , apertura mentale,identità sia politica, religiosa che culturale, è superiore a quella dell'altro
e quindi non sono disposto a metterla a confronto, o perlomeno decido io con chi.
Ma davvero siamo così disabituati a difendere la nostrsa cultura in una dialettica che non sia ergere dei confini culturali?
E continuo a dire perchhè ancora tanti non sanno fermare quel finto buonismo e quel finto progressismo, che esce da persone della nostra cultiura e che porta a considerare l'altro un invasore?
Perchè non proviamo a pensare che lo scopo di quel finto buonismo potrebbe essere proprio aizzare un senso di difensiva.

Vatta Riccardo
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carlito
Membro Master


Prov.: Salerno
Città: Salerno


2291 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 09:54:31  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Secondo me l'integrazione fra persone di culture diverse è anche possibile (vedi ad esempio bambini brasiliani, filippini, africani adottati da famiglie italiane... e ne conosco tanti, piccoli e grandi) ma richiede grande lavoro da parte di ambo le parti, e non sempre, malgrado gli sforzi, si riesce a realizzare con facilità.
Un'altra cosa che penso è che il presepe, il crocifisso e qualunque altro simbolo della nostra religione non offende proprio nessuno... spesso il fatto di togliere il crocifisso o il presepe da alcuni luoghi sono idee di alcune poche persone, più preoccupate di fare idealmente "bella figura" con gli altri; queste persone vivono nella preoccupazione del "politically correct" piuttosto che pensare che queste sono cose radicate nella nostra cultura. Forse mi sbaglio (e se è così correggetemi) ma non mi risulta che nessun straniero in Italia abbia mai chiesto ufficialmente che queste cose vengano tolte. Tutto questo lo dico perché credo che spesso queste notizie siano date unicamente per colpire i cattolici e la Chiesa...
cosa possiamo fare noi? Bella domanda Riccardo e ti ringrazio per avercela posta... al momento mi viene in mente una sola risposta: continuare a fare il presepe sempre, ovunque e in qualunque situazione... ma non per farci belli o per dimostrare quanto siamo bravi, ma per diffonderlo: fare corsi di presepismo con bambini, organizzare una piccola mostra in ogni parrocchia, regalare dei piccoli presepi a chi in genere non lo fa o non ce l'ha, organizzare dei convegni in cui si spiega la cultura del presepe... il fine di tutto questo? Testimoniare con la nostra "arte" che Gesù è vivo oggi come 2000 anni fa!

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. " (Madre Teresa di Calcutta)

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MyGianos
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Regione: Lombardia
Città: Brescia (originario di Angri - SA)


753 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 10:48:35  Mostra Profilo Invia a MyGianos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Vatta Riccardo

Ringrazio e condivido sia Dama che Amministratore sopratutto
" ma alcuni nostri concittadini che proponendosi come falsi "progressisti" ostacolano
la presenza del presepio con non ben chiare motivazioni discriminatorie."
Purtroppo in Italia questa mentalità è presente in molte manifestazioni
" I dititti delle minoranze devono sovrastare le esigenze della maggioranza " e sopratutto quei " progressisti " fanno in maniera da escludere a priori vie di compromesso o di chiarimenti.
E' questo l'atteggiamento che poi porta a quell'inizio di razzismo espresso ,secondo me, dalle parole di John Howard, come naturale reazione al
" do più diritti per compensare chissaquale mio complesso di colpa ".
Le parole di MyGianos invece , a mio avviso celano un sottinteso " la nostra cultura , apertura mentale,identità sia politica, religiosa che culturale, è superiore a quella dell'altro
e quindi non sono disposto a metterla a confronto, o perlomeno decido io con chi.
Ma davvero siamo così disabituati a difendere la nostrsa cultura in una dialettica che non sia ergere dei confini culturali?
E continuo a dire perchhè ancora tanti non sanno fermare quel finto buonismo e quel finto progressismo, che esce da persone della nostra cultiura e che porta a considerare l'altro un invasore?
Perchè non proviamo a pensare che lo scopo di quel finto buonismo potrebbe essere proprio aizzare un senso di difensiva.



Ciao Riccardo, vorrei precisare affinché nessuno fraintenda, che ciò che ho scritto é riferito ad entrambe le parti, ossia a colui che integra e a a colui che viene integrato. l'INTEGRAZIONE é un vero gesto d 'amore dove ognuno deve fare la sua parte, e in qualche caso scendere a compromessi rinunciando a qualcosa a cui é legato culturalmente, non parlo solo di religione, ma anche di tradizioni, mentalità, ecc.
Sull integrazione si sono spesi fiumi di parole, libri, ma mai nessuno é sceso nel pratico. Per Carlito, non mi riferisco all integrazione come adozione di bambini....non é questo ciò che volevo dire.

http://culturaepresepe.altervista.org/
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carlito
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Prov.: Salerno
Città: Salerno


2291 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 11:06:12  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro myGianos il mio riferimento all'adozione dei bambini non era riferito al tuo intervento, che ho compreso bene e condivido, ma voleva solo essere un esempio a parte in cui a volte l'integrazione è possibile e come dici anche tu è un gesto d'amore in cui ci vuole molto impegno da ambo le parti... tutto qui, davvero non mi riferivo al tuo post

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. " (Madre Teresa di Calcutta)

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MyGianos
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Inserito il - 16 novembre 2015 : 11:52:48  Mostra Profilo Invia a MyGianos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ok grazie per la precisazione e scusami

http://culturaepresepe.altervista.org/
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carlito
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Città: Salerno


2291 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 12:14:55  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Figuratiscusami tu se ho creato fraintendimenti

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. " (Madre Teresa di Calcutta)

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fabiowarrior1
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Inserito il - 16 novembre 2015 : 12:39:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di fabiowarrior1 Invia a fabiowarrior1 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da MyGianos

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Leggermente datato ma sempre attuale!

Il Primo Ministro Australiano: John Howard

Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando:

"GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI!
Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà.
La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua!
La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d'influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E' quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altra parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il nostro paese, la nostra terra e il nostro stile di vita e vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora partite.
Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che vi ha accettati."



Condivido appieno anche perchè non credo nell'integrazione tra i popoli con culture diverse, affinchè ciò possa verificarsi occorre un'intelligenza profonda, una cultura vasta e quindi un'immensa apertura mentale per la quale saremmo disposti ad accettare di perdere, rinunciare o ibridare, tutto in parte la nostra identità sia politica, religiosa che culturale. Io non credo che siamo pronti a fare tutto questo e sopratutto non credo che lo siano gli altri.

L'unico sentimento che provo è quello di un profondo rispetto verso il diverso, che potrà essere libero di professare il suo credo, anche a casa mia, ma che dovrà anch'egli essere rispettoso nei miei confronti e lasciarmi libero di professare la mia religione.




esattamente

COME REALIZZARE PRESEPI E DIORAMI
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Goofy
Membro Master



Regione: Piemonte
Prov.: Torino
Città: Torino


890 Messaggi

Inserito il - 16 novembre 2015 : 13:44:32  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Un mio contributo su questi temi, dato che mi sento molto coinvolto in prima persona per vari motivi che per motivi di tempo tralascio! Premetto che condivido quello che dici Riccardo.
Provo a spiegarmi, ma la vedo difficile, dato che su questi argomenti è più facile "urlare" che conoscere di più, riflettere e ragionare

Che gli stranieri (ma anche i "non stranieri"!!!) debbano rispettare le leggi dello stato in cui vivono, mi sembra cosa talmente ovvia da non parlarne neanche, quindi salto!

Purtroppo il modello di politico stile "Primo Ministro Australiano" è diffuso ovunque in Lombardia, come in Puglia, in Italia, come in Australia: se ci sono dei problemi l'importante è fomentare la rabbia della gente, certo molto più facile e premiante (solo nel breve!!) che lavorare per risolverli!
Purtroppo per molte persone l'integrazione vuol dire "assimilazione": se vivete qui voi dovete rinunciare alle vostre tradizioni a scapito di quelle "italiane" (che vuol dire poi? In Sicilia il kuskus è diventato un piatto tradizionale delle anziane signore siciliane, non solo tunisine...).
Sul discorso che per colpa degli immigrati non possiamo fare il presepio...vi invito a leggere questa disuccione che avevo postato tempo fa:

http://www.presepioelettronico.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7687

Alcuni spunti per tutti:
- Non leggete solo i titoli della cronaca su stranieri e religione, ma cercate di andare a fondo, si scopre un mondo che è molto ma molto più complesso di quello che tanti ci vogliono far credere, dando risposte facili a problemi complessi
- Conoscere gli stranieri "dal vivo": abitando a Torino io ho questa fortuna (ma per alcuni, leggendo i commenti è invece una "sfortuna"?), gli "immigrati" non esistono, esistono invece tante singole persone, ognuno con la sua storia da conoscere, che poi tra di loro ci siano anche gli "imbecilli" o i disonesti anche questo è ovvio, perché tra gli "italiani doc" non ve ne sono?

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andreabs
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Città: Brescia


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Inserito il - 17 novembre 2015 : 00:29:03  Mostra Profilo Invia a andreabs un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buonasera a tutti,

questo post è bellissimo. Io adoro il presepe come tutti voi e mi piace progettarlo, costruirlo ed allestirlo.
Però penso che qui stiamo discutendo di un problema "complicato", che forse non c'entra con lo scopo del forum, mi perdonino gli amministratori.
Penso che questo problema si chiami Libertà.
Noi appassionati di presepi, nell' affermare la nostra identità, le nostre tradizioni, ma anche solo quello che ci piace fare, offendiamo qualcuno? Io non credo.
Riccardo, la stimo profondamente per tutti i post ed i tutorial pubblicati, dai quali non ho ancora imparato abbastanza. Ma le chiedo: perchè lei fa il presepe? Stiamo raffigurando (scusatemi per il verbo non adeguato) la nascita di Cristo?
E per noi, per me, questo è un fatto storico? Per me quando progetto e sogno di notte i miei presepi lo è.
E questo fatto storico mi ha cambiato la vita.
Per quanto ho sperimentato, qui con gli appassionati, le manifestazioni e le vostre umanità incontrate è così.
Se ci chiediamo, chi stiamo offendendo, perdiamo in partenza.
Scusatemi la lungaggine. Per me Cristo è risorto.
Ed il Presepe per me, è la sua rinnovata presenza. Ogni istante.

Ciao




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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 17 novembre 2015 : 09:52:30  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Il problema è evidentemente complicato ma non più gende di noi tanto da non parlarne, noi lo viviamo tutti i giorni e in tutte le maniere,
quando scartiamo il mendicante, europeo o straniero che sia, o quando ci arrabbiamo perchè assegnano alloggi agli emarginati e non a noi, o quando ci troviamo fianco
a fianco con un laureato di colore che fa il saldatore a fianco a noi.
Secondo me non credo che non c'entri con lo scopo del forum; siamo un gruppo di persone che rappresenta e si dedica a rappresentare un momento
religioso, storico, tradizionale, artistico, o anche semplicemente a passare del tempo; ma vivere nel proprio mondo fa parte di questo.
Il nostro mondo, dei presepiari intendo , è "sotto attacco" da parecchio , non facevo ancora io il presepio ma già una frangia di cultura pseudo liberista occidentale , proponeva
di non esporre più il presepe nelle scuole e negli ospedali ( allora si faceva anche li ).
Chiederci chi offendiamo non significa chinarsi, significa magari preparare una risposta a chi, sicuramente di cultura occidentale, ci chiederà di non farlo
per non offendere i doiversi.
Chiederci chi offendiamo significa cercare di capire l'altra cultura senza voler abbattere la nostra ma sopratutto senza cadere in un razzismo che come dice Goofy
è alimentato e fomentato da interessi che sono ben diversi da quelli di fare o non fare il presepe.
Cristo si che è risorto , ma per tutti! Non ha chiesto a nessuno di diventare cristiano ma solo di amare il prossimo.
Io non stò dicendo di non fare il presepe, ma solo di essere pronti a difenderlo quando ci chiederanno di non farlo, senza diventare razzisti.
Sono comunque contento che questa discussione si sia animata di bellissimi interventi e di idee diverse
era questo il mio scopo parlare, con riferimento a ciò che ci unisce e confrontare le diversità delle nostre idee con rispetto, e maturare.

Vatta Riccardo
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carlito
Membro Master


Prov.: Salerno
Città: Salerno


2291 Messaggi

Inserito il - 17 novembre 2015 : 09:56:49  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Uscendo un attimo dalla questione "presepistica", proprio stamani mi sono casualmente imbattuto in questa frasse di Giovanni Paolo II... la inserisco perchè credo faccia riflettere:

"La religione non deve mai essere utilizzata come motivo di conflitto. Cristiani e musulmani, insieme con i credenti di ogni religione, sono chiamati a ripudiare la violenza per costruire un'umanità amante della vita, che si sviluppi nella giustizia e nella solidarietà."
Giovanni Paolo II

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. " (Madre Teresa di Calcutta)

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Goofy
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Regione: Piemonte
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Città: Torino


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Inserito il - 17 novembre 2015 : 11:55:19  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sono d'accordo con Riccardo che anche questi temi siano attinenti al presepio: perchè il presepio dovrebbe essere molto legato alla fede e quindi a come la viviamo nel mondo: altrimenti il presepio diventa solo un "modellismo religioso", certo molto bello ma sempre MODELLISMO!

Passo invece alla parte che non mi convince: il presepio non è "sotto attacco" da nessuno, nel senso che la "scomparsa" del presepio è la conseguenza di una società che in cui i cristiani sono una minoranza (non parlo dei "battezzati" che sono ancora la maggioranza, ma "virtuale" ) : e questo non lo dico in senso negativo, anzi! In una città come Torino i "praticanti" sono dell'ordine del 15% (quindici), soprattutto over 60. E ci chiediamo ancora come mai il presepe non è "IN"?
Chi "offendiamo" con il presepio? Assolutamente nessuno, in tutta la mia vita tra le persone "non di chiesa" non ho mai conosciuto nessuno che si sente "offeso". Il tema invece di Riccardo dell'incontro con la diversità dell'altro è condivisibile: molto difficile ma non vedo latre alternative!

La polemica infinita sul presepio è puramente strumentale utilizzata da alcuni politici (di destra e sinistra), qualche rarissima persona di altre religioni (islam ma soprattutto testimoni di Geova) e qualche anticlericale (che esistono perchè esistono purtroppo anche i "clericali"). Il resto è tutto "POMPAGGIO" dei giornali e TV!!!

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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


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Inserito il - 18 novembre 2015 : 19:29:36  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Goofy dell'appoggio e riguardo alla tua ultima frase coincide con il mio concetto di cultura pseudo liberista,
purtroppo sono costretto a pensare che nelle strutture pubbliche troppi responsabili, siano troppo pronti a tegliere la tradizione del presepe,
secondo me è più l'ignavia di evitare la fatica di doverlo difendere, che per un reale convincimento della natura offensiva del presepe.
L'Islam insegna a non rappresentare il Dio ma non essendo Gesù Dio, per la loro cultura, non deve dare loro fastidio il fatto che noi lo rappresentiamo, sia nella nascita che nella morte
basterebbe avere il coraggio di spiegare questo a chi si inventa l'offensività del Presepio e del Crocifisso.

Vatta Riccardo

Modificato da - Vatta Riccardo in data 18 novembre 2015 19:46:41
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andreabs
Membro Medio

Città: Brescia


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Inserito il - 19 novembre 2015 : 19:13:45  Mostra Profilo Invia a andreabs un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao a tutti,

il punto di vista rilanciato da Riccardo e Goofy è molto interessante.
Il Presepe come momento di incontro del diverso.
Forse questa è la chiave di lettura condivisibile in pieno. Quante volte i miei amici musulmani mi hanno chiesto: ma voi Cristiani, dove si vede che siete Cristiani?
Certo si aprono migliaia di filoni di discussione (le radici cattoliche dell'Europa etc.) che qui non penso sia il caso di trattare.
Per la mia esperienza però, Gesù quando nasce è rivolto a chi guarda il nostro presepe. E questa regola elementare ho l'impressione che cambi anche il modo con cui noi realizziamo i nostri presepi.
Lo dico sopratutto per le opere d'arte stupende che ho visto realizzare dai partecipanti al forum, non tanto dei miei miseri presepi....:) Credo questa possa essere la chiave di lettura dell'incontro.
Ciao a tutti





Citazione:
Messaggio inserito da Vatta Riccardo

Grazie Goofy dell'appoggio e riguardo alla tua ultima frase coincide con il mio concetto di cultura pseudo liberista,
purtroppo sono costretto a pensare che nelle strutture pubbliche troppi responsabili, siano troppo pronti a tegliere la tradizione del presepe,
secondo me è più l'ignavia di evitare la fatica di doverlo difendere, che per un reale convincimento della natura offensiva del presepe.
L'Islam insegna a non rappresentare il Dio ma non essendo Gesù Dio, per la loro cultura, non deve dare loro fastidio il fatto che noi lo rappresentiamo, sia nella nascita che nella morte
basterebbe avere il coraggio di spiegare questo a chi si inventa l'offensività del Presepio e del Crocifisso.

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Goofy
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Città: Torino


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Inserito il - 01 dicembre 2015 : 13:21:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In questi giorni scoppiano le solite polemiche sul presepe sì o no nelle scuole...e naturalmente una certa classe politica non si lascia sfuggre l'occasione di gettare "benzina sul fuoco" (non commento)...

Cose note. Riporto invece una considerazione secondo me molto sensata sul mondo della scuola, tratta da Repubblica:

Non c'è una regola, se non la misura. Ci sono scuole che da tempo e nel silenzio hanno rinunciato al presepe agli ingressi degli edifici lasciando però libere maestre ed educatrici di gestire al chiuso della propria aula, nelle classi sempre più multietniche (9% è la media nazionale, ma ci sono aree geografiche in cui si arriva al 50%), la festa della Natività. Che porta con sé simboli religiosi, ma anche messaggi di accoglienza e di pace universale.
Sul filo di questa scelta gli insegnanti decidono dentro quel piccolo laboratorio umano che le sono le classi, guardando gli studenti negli occhi e sapendo bene, come ha scritto su Repubblica Maria Pia Veladiano, "non ci sono due classi uguali, due studenti uguali, due situazioni uguali". "Quel che capita oggi nelle scuole è un miracolo perché - scrive Veldiano - malgrado i tagli di organico, per cui da anni sono state annientate le compresenze necessarie non solo all'integrazione degli alunni immigrati, ma anche al recupero degli italianissimi nostri studenti che arrivano da situazioni di svantaggio culturale e sociale, malgrado questo la scuola riesce ad essere quell'ormai unico laboratorio di convivenza che impedisce alla società di esplodere".

Fine del testo.

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Modificato da - Goofy in data 01 dicembre 2015 13:24:06
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lezmajz
Membro Senior


Città: Miami


155 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2015 : 14:27:18  Mostra Profilo Invia a lezmajz un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

This is a very delicate issue . but see our country United States, we make so many concession to the people who come here and started complaining about our culture that is almost another country when no christian value is in force anymore, we are not the United states anymore we are more ""them"" than us because we are cowards without realize they are using our freedom to destroy our nation and no politician see this yet., or they do not want to see it.
There is no Merry Christmas anymore. now is Happy Holidays why?
If we do not stand for our faith nobody will do
Si tratta di una questione molto delicata. ma vedere il nostro paese Stati Uniti, facciamo tanti concessione alle persone che vengono qui e ha iniziato a lamentarsi della nostra cultura che è quasi un altro paese in cui nessun valore cristian è in vigore più, non siamo più gli Stati Uniti siamo più "" loro "" rispetto a noi perché siamo codardi senza rendersi conto che stanno utilizzando la nostra libertà di distruggere la nostra nazione e nessun politico vediamo ancora., o che non vogliamo vedere.
Non vi è più alcun Buon Natale. ora è Happy Holidays perché?
Se non ci mobilitiamo per la nostra fede nessuno farà

Lezmajz
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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


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Inserito il - 01 dicembre 2015 : 16:06:29  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I thanks you, lezmajz, for sharing with us your disappointment in seeng that politicians use our culture only if can get visibility and not for actually exibit
the pride of our roots.
To defend our roots with an open dialogue but with no concession from our traditions is an assignment that all of us must feel our.
Ti ringrazio lezmajz , per aver condiviso con noi il tuo disappunto a vedere i politici che usano la nostra cultura solo se reca loro visibilità e non per un reale
orgoglio delle nostre radici.
Difendere le nostre radci con un dialogo aperto ma senza retrocessioni dalle nastre tradizioni è un compito che noi tutti dobbiamo sentire come nostro.

Vatta Riccardo
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fabrix
Membro Master



Regione: Veneto
Prov.: Venezia
Città: SPINEA


1240 Messaggi

Inserito il - 01 dicembre 2015 : 23:26:50  Mostra Profilo Invia a fabrix un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da lezmajz


This is a very delicate issue . but see our country United States, we make so many concession to the people who come here and started complaining about our culture that is almost another country when no christian value is in force anymore, we are not the United states anymore we are more ""them"" than us because we are cowards without realize they are using our freedom to destroy our nation and no politician see this yet., or they do not want to see it.
There is no Merry Christmas anymore. now is Happy Holidays why?
If we do not stand for our faith nobody will do
Si tratta di una questione molto delicata. ma vedere il nostro paese Stati Uniti, facciamo tanti concessione alle persone che vengono qui e ha iniziato a lamentarsi della nostra cultura che è quasi un altro paese in cui nessun valore cristian è in vigore più, non siamo più gli Stati Uniti siamo più "" loro "" rispetto a noi perché siamo codardi senza rendersi conto che stanno utilizzando la nostra libertà di distruggere la nostra nazione e nessun politico vediamo ancora., o che non vogliamo vedere.
Non vi è più alcun Buon Natale. ora è Happy Holidays perché?
Se non ci mobilitiamo per la nostra fede nessuno farà

Grazie Levys le tue parole sono l'ennesima conferma che non bastano più le parole ma bisogna passare a fatti concreti che diano speranza a chi la nostra fede cristiana vuol vivere liberamente senza nessun impedimento quindi meno parole e più concretezza da paret di tutti noi.
Notizia di oggi .... il Vescovo che per il natale voleva fare visita a una scuola è stato considerato "indesiderato" dal preside e annullata la sua presenza.
Meditiamo, meditiamo tutti...............



http://artetradizionepresepio.it

Modificato da - fabrix in data 01 dicembre 2015 23:27:43
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Vatta Riccardo
Membro Master

Prov.: Latina
Città: Aprilia


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Inserito il - 02 dicembre 2015 : 09:04:46  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Condivido fabrix fino al punto in cui i fatti concreti non siano un rifiuto del diverso o di chi non la pensa come noi.
Non sono loro che ci impongono le loro abitudini o i loro costumi, nè noi li obblighiamo a credere in Cristo,
noi chiediamo solo che i nostri simboli religiosi e culturali non vengano , da rappresentanti italiani di istituzioni italiane ,ritenuti inferiori o
meno significanti dei sentimenti di chi viene da noi fuggendo da miseria, guerre e forse persecuzioni etniche.
Dobbiamo spiegare a costoro che questi simboli rappresentano la differenza tra un popolo libero di credere o non credere e il mondo da cui fuggono.
Dobbiamo spiegare a coloro, che piccoli dittatori delle proprie aree di influenza fingono un liberismo per puntualizzare un dominio, che solo facendo accettare
la nostra libertà si potrà portare ad una crescita ed una integrazione di quei profughi che molti vogliono respingere e che i nostri gruppi di potere
sfruttano per arricchirsi o acquisire maggior potere.
Dobbiamo sopratutto fermare e allontanare da posti di responsabilità quelle persone che rifiutano di sentire il parere di chi poi
subisce le loro decisioni.

Vatta Riccardo
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carlito
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Prov.: Salerno
Città: Salerno


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Inserito il - 02 dicembre 2015 : 11:52:00  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho avuto la conferma (semmai ce ne fosse stato bisogno) che il problema spesso se lo creano gli italiani... mi spiego: mio figlio va all'asilo nido; quest'anno le maestre pensano bene di non fare la festa di Natale bensì la festa dell'amicizia o dell'inverno,... insomma qualsiasi cosa purchè non venga fuori la parola Natale... "Perchè?" chiediamo con altri genitori... la risposta: "Siamo una scuola laica e poi c'è una bambina di colore che ha origini musulmane". Per la cronaca la bambina ha il padre cristiano e la madre musulmana ed è stata anche battezzata!!!!! Quando abbiamo parlato di presepe apriti cielo... per farvela breve alla fine la festa la organizzeranno le mamme e porteranno loro il presepe ... se era per le maestre il presepe non sarebbe mai entrato a scuola... avevano addirittura minacciato di fare la festa a porte chiuse senza genitori!!! Siamo alla follia completa!
Vi scrivo questa esperienza di vita vissuta per farvi comprendere come siamo noi italiani all'insegna di un "politically correct" o di un non meglio precisato "laicismo" a rovinarci da soli. Ma per quale motivo mio figlio deve crescere senza quelle tradizioni che per me sono state fondamentali? Ricordo con piacere che alle elementari facevamo la preghiera ogni mattina prima di cominciare le lezioni e a Natale ognuno portava qualcosa e facevamo il presepe in classe!!! E, mi chiedo, non stavamo meglio allora????

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. " (Madre Teresa di Calcutta)

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Goofy
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Inserito il - 02 dicembre 2015 : 13:38:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Come ho già scritto, dipende sempre dal buon senso di insegnanti e di genitori, è difficile parlare in generale.
Però secondo me il punto è sempre lo stesso: la società è cambiata, che ci piaccia oppure no, non possiamo sempre cominciare con "una volta facevamo...".
Mi ripeto: i praticanti sono sempre in calo (a Torino sul 15%) e chi volete che faccia il presepio?
Le preghiere in una scuola non si potrebbero fare comunque perchè pochissimi bambini le sanno: avete mai provato ad un matrimonio o funerale a sentire chi prega: nessuno o quasi!
Inoltre non credo proprio che sia bello usare i simboli religiosi come un' "arma" per farci rivalere contro qualcuno: viviamo serenamente la nostra fede non scendendo al livello di molti sedicenti "cristiani"...




Citazione:
Messaggio inserito da Goofy
Riporto invece una considerazione secondo me molto sensata sul mondo della scuola, tratta da Repubblica:

Non c'è una regola, se non la misura. Ci sono scuole che da tempo e nel silenzio hanno rinunciato al presepe agli ingressi degli edifici lasciando però libere maestre ed educatrici di gestire al chiuso della propria aula, nelle classi sempre più multietniche (9% è la media nazionale, ma ci sono aree geografiche in cui si arriva al 50%), la festa della Natività. Che porta con sé simboli religiosi, ma anche messaggi di accoglienza e di pace universale.
Sul filo di questa scelta gli insegnanti decidono dentro quel piccolo laboratorio umano che le sono le classi, guardando gli studenti negli occhi e sapendo bene, come ha scritto su Repubblica Maria Pia Veladiano, "non ci sono due classi uguali, due studenti uguali, due situazioni uguali". "Quel che capita oggi nelle scuole è un miracolo perché - scrive Veldiano - malgrado i tagli di organico, per cui da anni sono state annientate le compresenze necessarie non solo all'integrazione degli alunni immigrati, ma anche al recupero degli italianissimi nostri studenti che arrivano da situazioni di svantaggio culturale e sociale, malgrado questo la scuola riesce ad essere quell'ormai unico laboratorio di convivenza che impedisce alla società di esplodere".

Fine del testo.


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carlito
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Inserito il - 02 dicembre 2015 : 15:34:25  Mostra Profilo Invia a carlito un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Perdonami Goofy, rispetto il tuo intervento ma non sono totalmente d'accordo.
Che la società sia cambiata è verissimo... questo però non vuol dire che il cambiamento (qualunque esso sia) sia sempre una cosa buona.
I praticanti sono in calo: anche questo è verissimo, però i praticanti veri (e per veri intendo quelli che veramente ci credono in Dio, che rispettano i precetti della Chiesa, che vanno a Messa tutte le domeniche, insomma quelli che hanno il dono della Fede e che si sforzano di fare un cammino), i praticanti veri dicevo nel loro piccolo secondo me devono darsi da fare perchè altrimenti i valori che abbiamo ricevuto e che vorremmo trasmettere ai nostri figli vanno a farsi benedire. Se la mia Fede è qualcosa di importante non ha senso che faccia stare bene solo me, ma devo fare il possibile per farla conoscere anche agli altri... molte volte mi è capitato di conoscere persone atee solo perchè nessuno gli ha fatto conoscere Gesù (per loro stessa ammissione).
Sulla preghiera a scuola: secondo me non si fa non perchè i bambini non la sanno (i bambini non conoscono neppure la storia o la filosofia per questo a scuola gliele insegnano), ma perchè non è politicamente corretto e inoltre la preghiera è vista ormai come qualcosa di inutile, di sorpassato o al massimo come ultima speranza. Chi scrive ha 37 anni e anche quando ero piccolo io mica tutti i bambini andavano a Messa o conoscevano le preghiere. Però la preghiera prima della lezione non dava fastidio a nessuno. Ci sarà un motivo perchè io la ricordo con piacere e non ricordo tante altre cose fatte a scuola...
Qui nessuno vuole usare i simboli religiosi come "arma" per rivalersi contro chi poi?, ci mancherebbe... secondo me il presepe oltre che un simbolo religioso è anche un simbolo culturale, storico e artistico che inoltre è nato in Italia... perchè non farlo conoscere ai bambini anche sotto questo aspetto? perchè negare a priori ai bambini una cosa che potrebbe solo arricchirli?... poi ogni bambino quando sarà grande farà le sue scelte come abbiamo fatto tutti, ma quando sono piccoli i genitori e i maestri sono i loro educatori e questi devono dare il meglio per educarli.

Ci tengo a dire che nelle mie risposte non c'è nulla di polemico nè niente contro qualcuno... è solo il mio punto di vista

Un saluto a tutti!

Carlo
-------------------------------------------------------------
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mcfive
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Regione: Piemonte
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700 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2015 : 16:27:27  Mostra Profilo Invia a mcfive un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dopo le ultime polemiche di questi giorni voglio esprimere lil mio punto di vista con questa immagine che ho trovato nel web.


Immagine:

70,72 KB

Nella storia di ognuno di noi c’è sempre un presepio, ricordi e frammenti di un passato che la tradizione ci ha tramandato nel suo significato più genuino di pace, intatto fino ai nostri giorni.
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Amministratore
Responsabile Forum


Prov.: Roma
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3514 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2015 : 17:50:47  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Amministratore Invia a Amministratore un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Molto bella...
Però direi NOSTRA, più che vostra.





La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perchè.
In ogni caso si finisce sempre a coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perchè.
Albert Einstein
E’ meglio stare in silenzio ed apparire stupidi piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio.
Albert Einstein
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
Albert Einstein

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Vatta Riccardo
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Città: Aprilia


796 Messaggi

Inserito il - 02 dicembre 2015 : 17:56:27  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da carlito

Ho avuto la conferma (semmai ce ne fosse stato bisogno) che il problema spesso se lo creano gli italiani... mi spiego: mio figlio va all'asilo nido; quest'anno le maestre pensano bene di non fare la festa di Natale bensì la festa dell'amicizia o dell'inverno,... insomma qualsiasi cosa purchè non venga fuori la parola Natale... "Perchè?" chiediamo con altri genitori... la risposta: "Siamo una scuola laica e poi c'è una bambina di colore che ha origini musulmane". Per la cronaca la bambina ha il padre cristiano e la madre musulmana ed è stata anche battezzata!!!!! Quando abbiamo parlato di presepe apriti cielo... per farvela breve alla fine la festa la organizzeranno le mamme e porteranno loro il presepe ... se era per le maestre il presepe non sarebbe mai entrato a scuola... avevano addirittura minacciato di fare la festa a porte chiuse senza genitori!!! Siamo alla follia completa!
Vi scrivo questa esperienza di vita vissuta per farvi comprendere come siamo noi italiani all'insegna di un "politically correct" o di un non meglio precisato "laicismo" a rovinarci da soli. Ma per quale motivo mio figlio deve crescere senza quelle tradizioni che per me sono state fondamentali? Ricordo con piacere che alle elementari facevamo la preghiera ogni mattina prima di cominciare le lezioni e a Natale ognuno portava qualcosa e facevamo il presepe in classe!!! E, mi chiedo, non stavamo meglio allora????


Questi sono quelli che chiamo " piccoli dittatori nelle loro sfere di influenza " .
Il pericolo alla nostra cultura non sono gli immigrati o chi ha idee o religioni diverse, ma questi che fingono di avere il nostro stesso rispetto per la libertà ma in effetti non rispettano la nostra :
a mio parere per solo senso di potere.

Vatta Riccardo

Modificato da - Vatta Riccardo in data 02 dicembre 2015 17:57:54
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Goofy
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Città: Torino


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Inserito il - 03 dicembre 2015 : 12:19:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@carlito e altri
Perchè nelle tue risposte ci dovrebbe essere qualcosa di polemico?
Se tutti la pensassimo nello stesso modo non avrebbe senso un forum sui cui confrontarsi!

Provo a chiarire meglio ciò che ho scritto in base ai tuoi commenti.
La società è cambiata e anche molto, su questo ci siamo: attenzione, non condivido l'approccio di "una volta era meglio..." ma questo non vuol dire che adesso sia meglio! E poi ha senso fare un confronto di questo tipo? Se fossi nato 50 anni prima sarei anche un'altra persona perchè cresciuto in una società diversa!

Preghiera: forse al sud la realtà è diversa ma qui al nord la preghiera nelle scuole statali non si faceva già negli anni '70, quando facevo le elementari : la mia era una battuta sul fatto che le preghiere non le sa più quasi nessuno ma rispecchia come è cambiata la società. Se qualcuno proponesse una cosa del genere adesso nelle scuole diTorino non verrebbe neanche preso sul serio e la cosa finirebbe lì. E questo senza entrare nel merito della scuola "laica", parola che qui sul forum sembra fare molta paura quasi si traducesse con "contro-la-religione"

Persone atee: la mie esperienza è che ne ho incontrate molte che possono dare lezioni a me che vado in chiesa su come si deve vivere il Vangelo con gli altri (cioè vivere le relazioni con gli altri in base al messaggio di Gesù-uomo) e spesso molto "profonde" dal punto di vista spirituale

Cosa intendo per "arma"? Quando viene usato da politici e per fare la loro propaganda per raccogliere voti oppure da chi lo usa "contro" qualcuno: di altre religioni, atei, etc...
Sul fatto del presepio che è una ricchezza culturale e di tradizione non posso che essere d'accordissimo. Ma proprio per l'importanza che ha per me, mi infastidisce molto vederlo usato per scopi strumentali

Un articolo dello scorso anno sul tema:
http://abdannur.com/2014/12/06/presepe-festivita-cattoliche-in-italia/

Dato che è cambiato il mondo, cerchiamo di vivere al meglio il nostro tempo senza lamentarci e fare polemica ma cercando di vivere "evangelicamente" (se non è chiaro il concetto ditelo...).
Un esempio personale: sono coinvolto nelle attività per la "settimana della cultura marocchina torinese" che per me è una cosa molto bella per il confronto con persone di altra cultura e religione...questa per me è una bellissima opportunità che non avrei avuto se fossi nato prima

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Dama
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Inserito il - 04 dicembre 2015 : 23:00:31  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi reintrometto in questa discussione consapevole dell'errore che commetto!
..........Dato che è cambiato il mondo, cerchiamo di vivere al meglio il nostro tempo senza lamentarci e fare polemica ma cercando di
vivere "evangelicamente" (se non è chiaro il concetto ditelo...). Si il concetto non mi è chiaro. Ho l'impressione che il discorso sia uscito
di strada, 5000 anni di storia documentata ci hanno insegnato tante cose, una di queste è che i vari "popoli" sparsi su questo pianeta
hanno imparato, nei millenni, ha fare di tutto meno che convivere. Questo è un fatto. L'uomo per sua intrinseca natura non è capace
di convivere e la più macroscopica dimostrazione di questo assunto è che stiamo distruggendo il pianeta che ci ospita. Il primo in assoluto
con cui dovremmo convivere. Di questo passo tra meno di 50 anni questo pianeta costringerà milioni di persone in ogni dove a
"migrare" causa cataclismi e innalzamento dei mari, sarà la cartina di tornasole per valutare quella solidarietà tra popoli che
noi auspichiamo . Inutile illudersi. Il futuro è avvolto in una triste, grigia nebbia e temo che le prossime generazioni ci malediranno
per quanto abbiamo distrutto in soli cent'anni. Per concludere (non me ne voglia sig Scalambro) temo che vivere "evangelicamente"
il nostro tempo sia un concetto desolatamente insufficiente per i nostri nipoti.

Daniele

Non è la fuga di cervelli che preoccupa l'italia ma la permanenza degli idioti.
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Vatta Riccardo
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Inserito il - 05 dicembre 2015 : 14:23:49  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Dama

Mi reintrometto in questa discussione consapevole dell'errore che commetto!
..........Dato che è cambiato il mondo, cerchiamo di vivere al meglio il nostro tempo senza lamentarci e fare polemica ma cercando di
vivere "evangelicamente" (se non è chiaro il concetto ditelo...). Si il concetto non mi è chiaro. Ho l'impressione che il discorso sia uscito
di strada, 5000 anni di storia documentata ci hanno insegnato tante cose, una di queste è che i vari "popoli" sparsi su questo pianeta
hanno imparato, nei millenni, ha fare di tutto meno che convivere. Questo è un fatto. L'uomo per sua intrinseca natura non è capace
di convivere e la più macroscopica dimostrazione di questo assunto è che stiamo distruggendo il pianeta che ci ospita. Il primo in assoluto
con cui dovremmo convivere. Di questo passo tra meno di 50 anni questo pianeta costringerà milioni di persone in ogni dove a
"migrare" causa cataclismi e innalzamento dei mari, sarà la cartina di tornasole per valutare quella solidarietà tra popoli che
noi auspichiamo . Inutile illudersi. Il futuro è avvolto in una triste, grigia nebbia e temo che le prossime generazioni ci malediranno
per quanto abbiamo distrutto in soli cent'anni. Per concludere (non me ne voglia sig Scalambro) temo che vivere "evangelicamente"
il nostro tempo sia un concetto desolatamente insufficiente per i nostri nipoti.

Daniele



Mi riferisco particolarmente all'ultima frase ma suggertisco di leggere tutta l'ultima enciclica di Papa Francesco chiarisce quell'evangelicamente in senso molto più vasto che precedentemente .
Include il mondo e la natura in tutte le sue accezioni nel " prossimo
" da rispettare .

Vatta Riccardo

Modificato da - Vatta Riccardo in data 06 dicembre 2015 09:21:09
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Goofy
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Inserito il - 14 dicembre 2015 : 14:12:56  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

@Dama
Il futuro nel corso della storia è spesso stato molto grigio.
Cosa vuol dire cercare di vivere secondo il Vangelo? Semplice ma difficilissimo nello stesso tempo: seguire il modello di vita che ci ha proposto Gesù: vedere nell'Altro non un avversario ma un fratello con tutto quello che ne consegue: l'attenzione ai più "poveri" (non solo in senso economico), la ricerca della giustizia, il dialogo con il mondo, etc..
Secondo me vale la pena di seguire la sua proposta: non cambieremo il mondo ma un pezzettino sì
Anche nella Palestina dell'epoca di Gesù i problemi non mancavano: dominazione da parte di potenze straniere, povertà, conflitti, guerre, ingiustizia sociale...
Ora neanche con la venutà di Gesù i problemi sono stati risolti (molti discepoli invece si aspettavano proprio questo) ed il mondo ha continuato ad essere un "mondo difficile": se non c'è riuscito neanche Lui non credo proprio che ci riusciremo noi.
Ma non credo che sia un buon motivo per rinunciarci

Almeno questa è solo la mia opinione, ritengo utile un confronto che a me da sempre molto

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Dama
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Inserito il - 14 dicembre 2015 : 19:53:07  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Gofy
Il convivere con razze diverse è storia antichissima per noi, si pensi agli infiniti "innesti" che nei millenni hanno arricchito di nuova linfa il nostro sangue e la nostra civiltà. Perchè adesso diventa un problema? Perchè la diversità con cui ora abbiamo a che fare è radicalmente differente dalle precedenti L'islamismo fondamentalista, di cui ovviamente non tutti i munsulmani sono portatori, nega frontalmente il nostro modello di convivenza fondato sul pluralismo, opponendogli un drammatico aut aut; conversione o cancellazione. La domanda che per noi ne consegue è serissima: i tradizionali argomenti spesi a favore di una società aperta possono essere lecitamente utilizzati per difendere l'accoglienza di popoli nel cui DNA non solo è assente il concetto di diversità ma è in patologica esasperazione quello di identità: o sei uguale a me o ti sopprimo. La risposta mette in difficoltà tutti, in particolare la Chiesa se predica la custodia delle tradizione, presepe compreso. Urge una riflessione collettiva circa la sostanziale differenza "morale" fra un pacifista a tutti i costi e un ragionevole amante della pace, lo stesso S. Tommaso fa netta distinzione: aggredire è illecito, difendersi con mezzi adeguati non solo è lecito ma in molti casi doveroso. Se pensiamo di fissare sul fronte dei presepi la linea del Piave dell'occidente siamo fritti. L'0ccidente è quell'insieme di popoli atei e credenti che costruirono quella religione che grazie ai suoi martiri ha fatto dal diritto individuale alla libertà di coscienza il suo punto di non ritorno, è l'abissale differenza tra chi ti sgozza se non sai a memoria il corano e chi mai si sognerebbe di chiederti se sai a memoria il vangelo, o se fai o non fai il presepio. A Cesare quel che è di Cesare a Dio quel che è di Dio. Questa è la vera linea del Piave. Chi vuole abbatterla da la vita facendosi esplodere. Noi per mantenerla cosa siamo disposti a fare?.

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Vatta Riccardo
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Inserito il - 15 dicembre 2015 : 16:12:28  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Secondo me per difenderla dobbiamo essere disposti a farci sgozzare predicando e rispettando la nostra libertà.
Ma forse molto meno martiriscamente potremmo creare un movimento di persone veramente libere che pretende il blocco finanziario di chi fa affari con
l'Islam violento, boicottare le ditte che autorizzano la vendita degli automezzi, pretendere che non si tratti più con gli stati islamici che non riconoscono i diritti umani,
che non riconoscono la parità uomo/donna, non chiediamo che i governanti occidentali impongano agli islamici il cambiamento , ma che cambino i grossi giri finanziari che fanno affari
con l'islam violento sul sangue dei piccoli, siano essi mussulmani bombardati o infedeli sgozzati.
Queste sono risposte non violente ma molto più dure e difficili del martirio.
Avete un'idea di quante persone rischierebbero il lavoro solo aderendo ad un movimento del genere ?

Vatta Riccardo
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Goofy
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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 09:33:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Dama
Questo non c'entra niente con l'islam fondamentalista... ma tu che tipo di presepi fai? Ci sono foto sul sito dei tuoi lavori?

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Dama
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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 10:57:19  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
".... ma tu che tipo di presepi fai? Ci sono foto sul sito dei tuoi lavori?"
Respinta! Cosa significa? Forse che siamo il presepio che facciamo?
Se così fosse rimarrei basito nel constatare che Pigozzi non sia ancora
stato eletto Papa!!

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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 11:29:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Era solo un'innocente curiosità, che tu ci creda oppure no...
Ciao ciao Dama

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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 12:19:49  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
...però pensandoci bene Pigozzi come Papa non sarebbe niente male...

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Dama
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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 13:51:31  Mostra Profilo Invia a Dama un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Riccardo
".... Chi vuole abbatterla da la vita facendosi esplodere. Noi per mantenerla cosa siamo disposti a fare?.
"Secondo me per difenderla dobbiamo essere disposti a farci sgozzare predicando e rispettando la nostra libertà."
Non ho la verità in tasca sig Riccardo ma , fortunatamente, credo serva molto meno che farci sgozzare; basterebbe togliere
gli estremismi a destra come a sinistra. Un vecchio adagio recitava che "la verità quasi sempre sta nel mezzo". Non possiamo
rifiutare il nostro aiuto a nessuno come non possiamo accettare tutti. Come affermava un noto politico italiano poco tempo fa
"... l'Africa dentro l'Italia non ci sta quindi dobbiamo decidere cosa fare". Non condivido il credo di questo partito ma a questo
assunto dovremo pure rispondere prima o poi.
Per concludere mi addosso tutte le colpe se questa amichevole discussione è uscita dal sentiero da Lei dettato. Mi fermo qui.
Lascio ad altri nuove riflessioni e perchè no, nuove "soluzioni" a questi temi di scottante attualità.
Chiedo scusa alla mia collega con cui condivido il nik "Dama" incolpevole delle mie esternazioni.
Un cordiale saluto a tutti.
Daniele

PS: @ Gofy
Condivido la candidatura a Papa del Maestro

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Vatta Riccardo
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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 14:25:31  Mostra Profilo Invia a Vatta Riccardo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
@Dama e @ tutti
nen era mia intenzione dettare un sentiero, bensì sollecitare idee e argomenti e mi sembra che il risultato sia positivo e sopratutto andato ampliandosi
nel corso del mtempo.
Mi ferisce la frase lascio ad altri, perchè non ritengo che in un blog o discussione o come diavolo si chama questo ( la mia ignmoranza sull'argomento è olossale )
qualcuno si debba trirare indietro ,solo perchè pensa che le proprie idee non siano accettate o gradite.
Questo è un forum di presepi e quindi abbiamo una cosa che ci unisce, chi insega e chi impara ciascuno secondo cio in cui è più bravo ma anche secondo il proprio
gusto artistico o religioso; ma pochè esiste un altro mondo oltre i presepi perchè non parlarne ?
Il presepe rappresenta il punto di origine della nostra fede , non religione ma fede, ma rappresenta anche il massimo ( veramente lo sarebbe la Ressurrezione )
rappresenta il massimo punto di unione tra gli uomini tra di loro, tra l'umanità e Dio e tra il materiale e lo spirituale, e io ritengo anche giusto
che questo forum rappresenti altrettanto una unione , ed esternazione, delle idee più diverse.
Nel rispetto reciproco ed educato vi invito a continuare , e qualche " sfottò " ogni tanto allegerisce l'atmosfera.
E comunque buon Natale a tutti. vi prego continuate.

Vatta Riccardo
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filo rosso
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Inserito il - 16 dicembre 2015 : 18:08:40  Mostra Profilo Invia a filo rosso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buona sera amici. Ho letto ancora adesso questo post che trovo molto interessante ed assolutamente fuori da ogni banalità.
Tutti i partecipanti hanno espresso il loro pensiero con calma. Mi pare anche di aver notato una scelta accurata dei termini, dovuta, a mio giudizio,proprio all'importanza dell'argomento. Permettetemi allora di esprimere il mio pensiero raccontandovi una storia che circola spesso tra noi catechisti (io ex..), quando bisogna spiegare ai bambini di 1° elementare perché siamo "diversi": in un villaggi sperduto vive una tribù di persone diverse tra loro. Vivono in armonia assoluta tra loro e con le tribù vicine. I piccoli giocano insieme, i grandi collaborano, nessuno si sente escluso, o inutile, o superbo. Un giorno arrivano degli escursionisti e portano degli "omaggi" a queste persone. Tra questi omaggi c'è uno specchio. Due bimbi lo prendono per giocarci e scoprono di avere la pelle di un colore diverso uno dall'altro. Si chiedono come mai e lo fanno a voce alta. Gli "ospiti" rispondono serafici" tu sei bianco e lui è negro"..e così i bambini scoprono di non essere uguali. In poco tempo iniziano i contrasti e finisce l'armonia. La morale: di diverso abbiamo solo il colore dei capelli, della pelle, degli occhi... il resto é tutto uguale...compresa l'anima. Sono i grandi, mano a mano che i piccoli crescono, a creare i pregiudizi che poi accompagneranno i futuri uomini nella loro vita.
E purtroppo, secondo me, il mondo di oggi é pieno stracolmo di questi "ospiti".

Quest'anno più che mai gli Auguri di Natale dovrebbero essere dati e ricevuti solo se davvero sinceri. Augurare Buon Natale avendo il cuore pieno di ragnatele ed incupito dal tutto ciò che non è "buono", non vale. meglio non farli, secondo me, almeno si evita di essere ipocriti.

Felice proseguimento a tutti e grazie per avermi letta.

Filo Rosso
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Goofy
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Inserito il - 17 dicembre 2015 : 09:27:09  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Goofy Invia a Goofy un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Caro Filo Rosso, anch’io ti aspettavo in queste riflessioni che proviamo a fare insieme!
Un grazie a Riccardo per il suo ultimo commento: la discussione non è un modo per capire chi ha ragione e chi torto, ma un “camminare insieme”

Aggiungo una “favoletta"...che però è qualcosa di molto concreto se crediamo veramente al “volto di Dio” che ci ha presentato Gesù: E’ COMPITO DI OGNUNO DI NOI FARE IN MODO CHE GIA’ ADESSO QUESTA “FAVOLA” SIA REALTA’
-------------------------------------------------
Alcuni anni fa, in prima pagina de "Il Messaggero", è apparsa la Favola di Lauretta a commento della notizia di due bambini rispettivamente di 3 e di 5 anni "partiti per il Cielo" qualche giorno prima, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, dal Policlinico Umberto I di Roma…

VINCENZINO E MOHAMED: IL VERO NOME DI DIO-ALLAH E’ AMORE
di brucs
- Sei pronto Vincenzino ? – chiese con voce dolcissima l’Angelo che era entrato in quel momento nella stanza del bimbo, all’ospedale.
- Sì! – rispose il bambino e aggiunse: andiamo da Dio, vero?
L’Angelo assentì col capo. Vincenzino mise fiducioso la sua manina in quella dell’Angelo. Insieme lasciarono l’ospedale, la città addormentata sotto una coltre di stelle, la terra verdazzurra e si inoltrarono lungo le vie del cielo scintillanti di luce. Il bimbo saltellava al fianco dell’Angelo, quando all’improvviso si sentì chiamare:
- Vincenzino, dove vai? Aspettami!
Si voltò indietro e vide venire verso di lui il suo amichetto Mohamed, compagno di tanti giochi là in ospedale. Anche Mohamed era affiancato da un Angelo che indossava una veste candida, stretta in vita da una cintura d’oro.
Sapendo che Mohamed era venuto da lontano per curarsi e che era in ospedale solo con il papà, Vincenzino domandò:
- L’hai detto a tuo papà?
- No, l’ho lasciato inginocchiato sul tappeto della preghiera. M’è sembrato il momento migliore per partire. Sono sicuro che Allah saprà consolarlo, dettargli le risposte giuste in fondo al cuore.
- Allah ? – domandò Vincenzino con stupore -. E chi è Allah?
Mohamed scoppiò in una risata. Quella risata argentina che lo contraddistingueva e che gli faceva brillare i grandi occhi scuri.
- Allah è Dio!
- No, Dio si chiama…Non ricordo, però ha un figlio che è come Lui, Gesù! - ribattè Vincenzino.
- Io sono sicuro che si chiama Allah, me l’ha detto mio padre – disse Mohamed.
- Ma a me l’ha detto anche mia madre e me l’hanno detto anche all’asilo.
- Allora il tuo Dio non è uguale al mio!
- Ma allora gli Angeli non ci stanno conducendo dalla stessa parte! - concluse Vincenzino e aggiunse: Io non vado dal mio Dio senza di te!
- Neppure io voglio vedere Allah senza di te!
E sfuggendo allo sguardo degli Angeli, che s’erano messi a confabulare tra loro, i due bambini con una occhiata d’intesa si nascosero in un banco di nuvole e si giurarono di voler stare sempre insieme. Mano nella mano il piccolo musulmano e il piccolo cristiano si incamminarono su una strada lastricata di turchesi.
Cammina, cammina arrivarono in vista di una città le cui porte erano di zaffiro e di smeraldo, le mura di pietre preziose e le torri di oro .
- Quella è la casa di Dio!- esclamò Vincenzino Del mio Dio! - subito precisò.
- No, quella è la casa del mio Dio – disse convinto Mohamed.
- Ma è proprio quella del racconto della Bibbia che mi leggono all’Asilo.
- Non è possibile. Guarda: ci sono due giardini con frutta, palme e melograne. E anche due fontane zampillanti: è tutto proprio com’è scritto nel libro del Corano.
- Facciamo la scommessa?
- Facciamola pure, ma io sono sicuro che questa è la casa del mio Dio! – ribattè Mohamed. Piuttosto ho un idea: anch’io ho sentito parlare di Gesù, come di una persona molto grande presso Dio. Chiediamo di Lui.
- D’accordo. Io lo conosco: è quella persona là nel mezzo della piazza che è luminosa come il sole, concluse sicuro Vincenzino.
Con immenso stupore avvicinandosi si sentirono come attratti da quella Luce e conosciuti entrambi e chiamati per nome. Neanche ebbero il tempo di fargli la domanda che subito Gesù li prese per mano e li portò in alto, dove c’era un solo Dio seduto su un trono sfavillante di luce.
- Sei tu, vero, il Papà di Gesù? – domando Vincenzino.
- Sì, sono io! Disse Dio.
- Ma tu non sei Allah?
- Sì, lo sono!
- Ma allora qual è il tuo vero nome? – dissero i bimbi un po’ spazientiti.
- Io ho tanti nomi, disse Dio divertito. – Mi chiamano persino Natura, Destino, ma sono sempre io!
- Senti, - disse Mohamed, il tipo pratico – non si potrebbe chiamarti con un nome solo visto che tu sei solo Uno? Così, tanto per non fare confusione.
- Chiamatemi Amore, disse Dio, stringendosi al petto il piccolo cristiano e il piccolo musulmano

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