V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
giova |
Inserito il - 24 dicembre 2014 : 14:20:36 Presepe palestinese 2014.
Il sito: un piccolissimo villaggio posto su una qualsiasi cresta rocciosa in un punto qualunque delle montagne del Sinai. Il Bambino è appena nato e l’angelo non ha ancora avvertito i pastori della Sua nascita per cui nel piccolo villaggio la vita si svolge normalmente. Il “focus” cioè l’obiettivo di questo anno è quello di evidenziare la felicità e la gioia che un padre prova per la nascita del proprio figlio (in quell’attimo è solo felicità e gioia: l’amore verrà in seguito). E’ un momento unico nella vita. e non si è mai preparati abbastanza ad accogliere questa gioia. Irripetibile l'emozione, il terrore, la felicità, la meraviglia, lo sgomento: la nascita di un figlio, nel momento esatto in cui il bambino viene alla luce, porta nel padre tutto questo (sentimenti che si dipingono sul volto, lo sguardo che si trasforma, impulsi tradotti e traditi da espressioni quanto mai pure e vere, ……) E’ tutto questo che ho voluto esprimere con l’ipotetica scena (descritta più sotto) che si svolge all’interno della grotta e che termina con la figura di Giuseppe che alza al cielo il Bimbo.
Maria e Giuseppe hanno trovato asilo all'interno di questo povero rifugio pietroso accomunati nella sorte a degli animali. Giuseppe ha il capo reclinato sul petto come se pensasse a quello che tra brevissimo avverrà: la nascita di “suo Figlio”. Si mette in ginocchio e prega con le mani strette sul viso. Le leva ogni tanto per vedere Maria: non sa come aiutarla. Infine vede Maria che alza il capo come per una chiamata celeste ed un sorriso non umano la trasfigura. Che vede? Che ode? Che prova? Solo Lei lo può dire. Vede che la luce si sprigiona sempre più dal corpo di Maria. Ormai è Lei la Depositaria della Luce, quella che deve dare questa Luce al mondo. La volta piena di crepe, di ragnatele, di macerie sporgenti che stanno in bilico per un miracolo di statica, nera, fumosa, repellente, gli sembra diventata la volta di una sala regale. Ogni pietrone è un blocco di argento, ogni crepa un guizzo di opale, ogni ragnatela un preziosissimo baldacchino intessuto di argento e diamanti. E la luce cresce sempre più. E' insostenibile al suo occhio. In essa Maria scompare, come assorbita da un volano d'incandescenza. Quando la luce ritorna ad essere sostenibile ai suoi occhi, vede Maria col Figlio neonato sulle braccia: i due sposi si guardano. Maria dice: «Prendi, Giuseppe» e offre il Neonato. «Io? A me? Oh, no! Non sono degno!». Giuseppe è sbigottito, addirittura annientato all'idea di dovere toccare Iddio. Ma Maria insiste sorridendo: “Tu ne sei ben degno. Nessuno più di te lo è, e per questo l'Altissimo ti ha scelto. Prendi, Giuseppe” Dolcemente Giuseppe, rosso come una porpora, stende le braccia e glielo prende con le sue ruvide mani da falegname e, quando lo ha fra le braccia, non persiste nell'intenzione di tenerlo discosto da sé per rispetto: è un piccolo Bambino che annaspa e zampetta con le manine e coi piedini , che vagisce con una vocina tremula, proprio di agnellino appena nato, che muove la testolina, una tonda testolina. Lo guarda piangendo e ridendo insieme: è il suo Bambino. E’ felice. E’ pieno di gioia. “Offriamolo a Dio Padre” dice a Maria. E Giuseppe alza la sua Creatura al cielo. Poi un grande scoppio di pianto e sussurra:”Oh! Signore! Dio mio!” ……….Ma la grotta è gelida e Giuseppe sente che il Bimbo ha freddo: vorrebbe coprirlo con la sua ruvida veste, scaldarlo, difenderlo dal freddo della notte. Ma Maria lo previene dandogli qualcosa di più soffice e caldo.
Quest’ultima frase evidenzia l’esistenza di qualcosa di più profondo della sola felicità e gioia espressa da Giuseppe ed è quello insito in Maria. E’ la mamma che in quell’attimo prova immediatamente, a differenza del padre, oltre felicità e gioia anche l’amore per il figlio (avendolo già conosciuto per averlo portato in sé per un lungo periodo): ecco il gesto spontaneo e naturale di una madre che pensa prima di tutto al bene del figlio.
La nascita del Bambino di Betlemme è l’evento cardine dell'evoluzione umana e non può essere certo un evento semplice: è un evento che racchiude in sé tutta la storia e le profezie umane passate e annuncia e porta con sé tutta la storia futura dell’umanità. La manifestazione che Dio si è “schierato” una volta per tutte dalla parte dell’uomo è il grande “regalo” del Bambino che ci ha portato un’energia spirituale che ci aiuta a non sprofondare nelle nostre fatiche, nelle nostre disperazioni, nelle nostre tristezze. Quanto sopra è ciò ho voluto esprimere inserendo un luogo utopico/irreale (rispetto al paesaggio roccioso e desertico reale) con una natura a due facce: quasi brulla a sinistra della grotta, rigogliosa a destra soprattutto merito dell’acqua (l’energia sopradetta) che dolcemente scende ad irrigare il terreno.
Le statuine di Giuseppe, Maria ed il Bambino (che può essere messo in varie posizioni tra le mani di Giuseppe essendo da esso svincolato) sono state realizzate dall’amico Paolo Stoppa (al link http://www.gfmnet.it/gfm/paolostoppa/ si può vedere il particolare stile dell'artista – altre opere sono al link http://www.sitohd.com/giovapresepi/ [ciccando sulla natività si entra nella galleria che può essere vista ciccando sulla figura “Paolo Stoppa”]. La spiegazione del perché tutte le sue opere siano senza volto è data dall’artista stesso: “Ed è per questo motivo che essendo figure universali non possono essere identificate con volti riconoscibili. Nelle mie opere, siano esse quadri o statue, io cerco di rappresentare un umanità universale e senza una precisa collocazione temporale ma che possa suscitare una emozione di chi lo guarda. Io cerco di ricreare l'atmosfera dei soggetti attraverso le forme, i colori e gli atteggiamenti dei soggetti rappresentati”.
Altre precisazioni: per la costruzione del presepe ho utilizzato praticamente, diciamo al 95%, solo ed esclusivamente materiale reperito in natura: [I muri delle casupole provengono dalle sfaldature della volta delle grotte (dovute all’acqua che filtra attraverso la roccia porosa), ove anticamente si cavava la cosidetta “pietra Molera e incise con la tecnica usata dai nostri "vecchi", la parete rocciosa (inclinata a ca.120°) sulla sinistra, la falda sopra la grotta e le pareti rocciose sulla destra provengono dalle cave di sasso color rosato di Cuasso al Monte (VA), le 2 grotte sono ricavate da vecchi ceppi di acacia corrosi dal tempo, gli alberi da rami di rovi secchi e per le foglie ho usato dell'erba infestante, ……. ecc. Solo per le foglie delle palme ho utilizzato il classico metodo del nastro adesivo e, quale sostegno del suolo del villaggio, un foglio di polistirene.] La conformazione delle rocce e delle grotte ricordano le medesime calpestate dai miei logori scarponi di vecchio alpino. Le statuine sono di 12 cm. Nota: non ho utilizzato piante grasse (agavi, fichi d’india, cactus, ecc.) in quanto tutte le cactacee sono di origine americana e ritengo che un presepe palestinese non possa convivere con tali piante.
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ornella |
Inserito il - 02 novembre 2015 : 16:21:17 Premessa: Sono una psicologa e studiosa del comportamentismo ovvero del comportamento umano in generale. Sono iscritta a moltissimi siti per poter attingere (solo attingere e non controbattere) il pensiero dei vari soggetti che esprimono i loro concetti. Non mi sono mai interessata in modo particolare di presepi né mai mi cimenterò in questa arte.
Ho visto il presepe di Giova nonché ho letto con attenzione e curiosità l'introduzione e le parti seguenti la stessa.
In un sito come questo, ove appare in modo evidente che praticamente tutti gli autori sono focalizzati a presentare unicamente delle belle immagini (quasi fosse una gara all'ottenimento di un "bravo, bravissimo, ecc." cui rispondere più e più volte con un ringraziamento di circostanza) mi ha molto sorpreso trovare una persona che abbia deciso di scegliere una strada completamente diversa ovvero la scelta di un "focus" e la realizzazione dell'opera solo in funzione dello stesso.
Il mio pensiero è corso ad una raccolta di commenti di emeriti studiosi su grandi opere d'arte che hanno tentato/cercato di capire cosa pensasse l'artista prima o durante o al compimento della propria opera (esempio Leonardo ed il sorriso della Gioconda, Michelangelo ed il suo Mosè, ecc.). I grandi artisti non hanno mai espresso il loro pensiero in merito e gli studiosi si misurano tra loro nella ricerca di questo pensiero ritenendo ciascuno di averlo trovato ???? !!!! Cosa pensava Leonardo quando dipingeva la Gioconda? Cosa voleva esprimere con quel sorriso mezzo accennato? Difficile, se non impossibile, entrare nella testa degli artisti.
Giova ha chiaramente espresso il suo "volere" e ritengo che abbia pienamente raggiunto lo scopo prefissatosi nell'opera dallo stesso eseguita. Per me è stato un colpo di genio l'avere presentato un'opera che si discosta completamente dai "canonici" presepi sapendo forse di andare incontro a critiche di qualsivoglia natura. Ho notato che non vi sono state critiche di alcun genere in merito alla scelta fatta da Giova ma solo un numero enorme di contatti (evidentemente la novità ha portato a questo tipo di comportamento da parte dei visitatori).
Non posso fare altro che complimentarmi con Giova e nel medesimo tempo con l'artista Paolo Stoppa che ritengo abbia interpretato in modo magnifico il "focus" di Giova.
Mi associo anche alla frase della persona che ha scritto: "Trovo impeccabile la presentazione grafica del presepe, valorizzata dall'essere anche per particolari. Il testo che l'accompagna è evidentemente frutto di uno studio non indifferente: complimenti! La Natività con S. Giuseppe che innalza il Figlio al cielo, a me richiama l'Offertorio della Messa." |
giova |
Inserito il - 16 agosto 2015 : 18:10:07 Citazione: Settimo Membro Senior    

Messaggio inserito il - 26 ottobre 2013 : 18:36:25
Ancora sugli archi ???? Quando metti qualche bella foto dei tui lavori?
Penso di aver esaudito la richiesta di Settimo con questo mio o meglio nostro (le statuine sono dell'artista Paolo Stoppa) lavoro. Certo che per un “Nuovo Arrivato” aver raggiunto un così importante numero di visualizzazioni (sono, ad oggi, su questo forum, oltre 8.200 e su Google plus , sempre ad oggi, ben 20.197) non certamente solo da iscritti al forum ma soprattutto da una comunità internazionale di artisti [pittori, scultori, galleristi, ecc.] è una soddisfazione non indifferente . N.B.: agli artisti sopra citati, non essendo iscritti al forum, non è permesso lasciare commenti sullo stesso. |
giova |
Inserito il - 23 aprile 2015 : 16:57:01 Prendo spunto da una memoria inserita in questo forum e che testualmente cito: ___________________________________________________________________________________________________________ messaggio inserito da Micki70 Giova ma ti sei accorto che in questo forum si parla di presepi? Il presepe, deve essere si ben realizzato, ma deve anche trasmettere delle sensazioni ed i lavori di Alex e Romano parlano da soli. Magari la Mapei, la Sika puoi consigliarli a Roberto Carlino che non vende sogni, ma solide realtà" noi continuiamo a parlare di colla a caldo, vinavil, polistirene, etc. E poi se ti infastidisce che si parli ancora di qualcosa basta non leggere. ___________________________________________________________________________________________________________
Contrariamente a quanto sostenuto nella citazione sopra riportata, per la costruzione dei miei presepi utilizzo praticamente solo ed esclusivamente materiale reperito in natura e non materiale sintetico e facilmente lavorabile. In questo, ad esempio, i muri delle casupole provengono dalle sfaldature della volta delle grotte (dovute all’acqua che filtra attraverso la roccia porosa), incise con la tecnica usata dai nostri "vecchi scalpellini" e non con il moderno trapano fresatore elettrico o ad aria compressa, la parete rocciosa ...... etc. [non voglio ripetermi in quanto tutto il restante della frase è ben evidenziato nelle ultime righe della presentazione]. Considerazione: è molto più semplice tagliare e sagomare con un "cutter" un pezzo di polistirolo e/o polistirene che incidere e modellare una pietra vera.
Per quanto riguarda "trasmettere delle sensazioni": l'artista Paolo Stoppa ha messo su Facebook sul suo account (???????? non so come lo si definisca in quanto io non uso questo social) destinato a pittori, scultori la foto della natività ed il link del presepe e, credo, anche la mia mail perché sono invaso da commenti delle persone più disparate e che nemmeno conosco. Tra questi commenti ne cito testualmente uno: "Trovo impeccabile la presentazione grafica del presepe, valorizzata dall'essere anche per particolari. Il testo che l'accompagna è evidentemente frutto di uno studio non indifferente: complimenti! La Natività con S. Giuseppe che innalza il Figlio al cielo, a me richiama l'Offertorio della Messa." Considerazione: non avrei mai pensato di giungere a rappresentare un punto così alto - ne sono rimasto veramente stupefatto.
Per quanto poi riguarda la sarcastica frase relativa ai sogni e le realtà di Roberto Carlino parlano da soli (oltre a quanto sopra) gli oltre 6.000 contatti avuti in questo forum e i più di 17.000 avuti su Google Plus dove ho messo le medesime foto. Considerazione: evidentemente a molti soggetti piace anche il nuovo modo di concepire il presepe con le caratteristiche che ho descritto nel mio soprastante post.
Un'ultima considerazione: anche i Membri Senior (che nel loro profilo dicono avere come hobby anche il modellismo) non sono indenni da errori nelle loro realizzazioni (vedi ad esempio la paglia delle galline). |
giova |
Inserito il - 06 febbraio 2015 : 16:23:02 Una precisazione per Cap. Harlock: ho letto quanto scritto da te sul forum a proposito delle statuine della natività posta nel mio Presepe palestinese 2014:"Le statue non so dirti se mi piacciano o no. Al principio avrei detto di no ma, dopo la spiegazione dell'artista, sono indeciso." I miei presepi, e sottolineo di tipo palestinese, sono semplici e non elaborati, come dice Ulisse, in quanto rispecchiano la particolarità dell'ambiente in cui è nato il Bambino. Ritengo però che contengano un qualcosa di più profondo. Mi spiego meglio. Prima di fare un presepe penso ad uno specifico obiettivo che voglio trasmettere con il manufatto (es. 2012 Maria che allatta il Figlio come una qualsiasi madre - 2013 differenza tra i ricchi e i poveri) e che esplicito nella presentazione. Questo obiettivo riguarda qualcosa che avviene comunemente nel nostro mondo moderno e che sia tale da essere rappresentabile nel presepe. L'idea mi è venuta quando ho letto sul Web che un fotografo (professionista molto conosciuto e mi pare americano) ha passato parecchio tempo in un ospedale nel reparto maternità per fotografare il comportamento dei padri al momento dell'annuncio, fatto a loro, della nascita del figlio (vedi alcune foto allegate). Come scritto nella presentazione del mio lavoro il focus era quello di evidenziare la felicità e la gioia che un padre prova per la nascita del proprio figlio. Questa è dunque [poiché nessuno (per quanto io ne sappia) ha mai presentato una scena in cui Giuseppe alza il Bimbo al cielo] la mia foto di Giuseppe divenuto padre e spero di aver raggiunto l'obiettivo postomi: nient'altro. Continuerò secondo questo spirito sperando che qualcun altro mi segua. Non ti devi porre il dilemma se le statuine di Stoppa ti piacciano o no. Un detto dice che "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace": a una persona può piacere (faccio due nomi a caso) Leonardo da Vinci e non Picasso ad un'altra persona viceversa.
Penso che sul forum siano molto poche le persone che leggano attentamente le presentazioni [infatti sono pochissimi coloro che le mettono] ma guardino unicamente le foto talvolta scrivendo commenti che si contraddicono anche con quanto da loro stessi sostenuto in altre occasioni. Per quanto riguarda i fiori di cardo: ho scoperto sui testi di agraria/botanica (io non sono di questa estrazione) che il loro nome è Dipsacus sativus detto anche "cardo dei lanaioli" -il suo nome deriva dall'uso che se ne faceva nell'antichità ovvero cardare la lana- a suo tempo coltivata nel salentino e sconosciuta nelle nostre zone (io ho trovato una pianta con 4 cupolini che mi sono affrettato a prendere). Penso comunque che possano anche starci, come piante, in questo un luogo irreale/utopico ed appositamente voluto per evidenziare la trasformazione apportata dall'evento [dopo che Lui è venuto, non siamo più dei viandanti che camminano al buio: non solo la nostra origine, ma anche la nostra mèta ci è stata chiarita] essendo di origine mediterranea e non americane [così come dice anche Ulisse - vedi tra gli ultimi presentati il presepe di Bomimba , di Alex99, di Codman].
Di seguito alcune foto del fotografo citato sopra (dimensioni ridotte per palmare in modo da non occupare spazio).
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giova |
Inserito il - 07 gennaio 2015 : 16:16:39 Una precisazione per Codman: sentiero o gradini !!!!! ???? Il fatto di aver optato per un sentiero e non per dei gradini è dovuto ad un semplice deduzione: - la descrizione del sito fatta in premessa: un piccolissimo villaggio posto su una qualsiasi cresta rocciosa in un punto qualunque delle montagne del Sinai (le montagne suddette hanno una altezza rilevante - il monastero di S. Caterina del Sinai è posto, per esempio, a circa 1500 m di altitudine). - nella mia rappresentazione il sentiero ha una di larghezza 80 cm (in scala) e una notevole pendenza (21% ca.). Il suo scopo è quello di essere quotidianamente utilizzato dai pastori del villaggio montano quale transito per accudire gli animali, per il prelievo di materiale presente nella grotta per la cura delle abitazioni e per il trasferimento verso altri luoghi circostanti (evidentemente non presenti nel presepe) . Tutti i frequentatori (camminatori) abituali delle montagne (e io stesso sono tra questi e per di più ho fatto la “naia” come alpino) e sopratutto i montanari (quasi sempre con un carico sulle spalle) sanno che per fare tali salite è necessario mantenere un "passo appropriato ma soprattutto costante" ed inoltre che tale "passo" è caratteristico per ciascuna persona. Il risultato di una mancata osservanza di tale regola: una perdita di tempo dovuto a soste (come suol dirsi) " per tirare il fiato" ma soprattutto una enorme fatica.
Ora mi permetto un appunto al tuo “II° lavoro 2014/restyling orientale” al link http://www.presepioelettronico.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=7408 dove hai scritto “…… Ho avuto diverse difficoltà: non ho trovato per nulla semplice realizzare le agavi con l'alluminio delle lattine... infatti quella più grande l'ho realizzata con la stessa tecnica delle palme (che fatica farle... ma che soddisfazione! ) ....”: tutte le cactacee ovvero le piante grasse (agavi, fichi d’india, cactus, ecc.) sono di origine americana ed ai tempi di Cristo il continente americano non era ancora stata scoperto. Ritengo pertanto che un presepe orientale non possa convivere con tale genere di piante. Il mio è unicamente un suggerimento affinché altri non cadano nello stesso errore. Anche nel mio presepe, nella fioriera, avevo messo dapprima (vedi foto ”Particolare: gruppo casupole lato sinistro”) una pianta che poteva sembrare “grassa”: erano alcune foglioline di tarassaco. L’ho eliminata per non dare adito a dubbi (vedi ultima foto “Fioriera”). Spero che Codman condivida quanto espresso nella prima parte di questa mia e non me ne voglia per l’appunto fatto nella seconda parte. Nel contempo gli auguro un felice 2015. |
NICOLINO |
Inserito il - 28 dicembre 2014 : 19:29:04 Bello veramente come colori cosa usi ? |
Cap. Harlock |
Inserito il - 28 dicembre 2014 : 18:54:08 Introduzione molto particolareggiata, sembra quasi che tu sia stato presente all'evento!  Molto belle le rocce (come al solito), anche le case sono fatte molto bene. Unico neo (secondo me) è il tetto di due di loro che, come ho avuto modo di dirti già in un'altra occasione, sembra appoggiato sopra. Il terreno è molto realistico e la colorazione è buona. Le statue non so dirti se mi piacciano o no. Al principio avrei detto di no ma, dopo la spiegazione dell'artista, sono indeciso. La vegetazione è buona tranne i fiori di cardo che sembrano troppo quello che sono in realtà. Forse eliminando le foglie che dal basso arrivano fin sopra e alcune delle spine in basso si sarebbe ottenuto un risultato più realistico (mio modesto parere). Il tutto comunque è molto gradevole. Bravo Giovanni! |
coccinella |
Inserito il - 25 dicembre 2014 : 08:52:52 Complimenti mi piace la nativita molto particolare .. |
ulisse |
Inserito il - 24 dicembre 2014 : 17:58:43 Citazione: Messaggio inserito da codman
Un bel lavoro, ottima la lavorazione della grotta e molto particolare la natività. Complimenti! L'unica osservazione che mi sento di fare è sul lato destro... al posto della discesa personalmente avrei fatto una scala. Ma è solo un parere personale  Complimenti di nuovo e buone feste
Un presepe semplice e alquanto piacevole. Eccellente l'introduzione. Bravo! Condivido sull'assenza delle cactacee "noto con piacere che anche tu, come il sottoscritto, ha ... studiato!" Visti in foto, mi sembrano un tantino scarsi i tronchi delle palme .... ma forse è solo una mia impressione.
Buon Natale Enzo |
codman |
Inserito il - 24 dicembre 2014 : 17:14:51 Un bel lavoro, ottima la lavorazione della grotta e molto particolare la natività. Complimenti! L'unica osservazione che mi sento di fare è sul lato destro... al posto della discesa personalmente avrei fatto una scala. Ma è solo un parere personale  Complimenti di nuovo e buone feste |
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